Piazza Europa, sulla riqualificazione l’incognita dell’azione legale contro l’abbattimento dei cedri
Salvare piazza e alberi si può, ribadiscono le associazioni: martedì 3 un incontro. In Consiglio, intanto, si è parlato anche del questionario e di palazzo AndromedaRiqualificare piazza Europa senza toccare i dieci cedri dell’Atlante resta l’obiettivo delle opposizioni cuneesi, più che mai determinate a fermare il previsto abbattimento degli alberi. Anche con mezzi legali, dice Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni, preannunciando nell’ultima seduta del Consiglio comunale un ricorso di cui, al momento, gli uffici del municipio non hanno notizia.
“Con i se e con i ma non si va da nessuna parte” taglia corto l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino, cui è demandato l’intero dossier: se la questione passasse dalle aule consiliari a quelle di giustizia, aggiunge, “sentiremo il nostro ufficio legale e si valuterà in base al tipo di azione legale e a quello che ci verrà detto”. Nel frattempo, tutto procede secondo i piani: “Siamo in contatto costante con i progettisti: si sta lavorando perché il progetto venga consegnato entro il 2024”. Sturlese menziona “alcune sentenze come quelle di Torino e Piacenza, dove è poi stata data ragione a coloro che si sono opposti”.
Altrettanto fa Paolo Armellini (Indipendenti), ricordando che “a Piacenza 15 alberi monumentali di 70 anni, guarda caso l’età dei nostri, sono stati salvati dalla sentenza di un giudice che è destinata a fare scuola: il giudice dice che ‘il bilanciamento degli interessi appare insufficiente, poco lungimirante, pericoloso, anacronistico e miope’”. Le 46 nuove piante previste dal progetto di riqualificazione “non saranno in grado, anche a regime, di ottenere gli effetti ecosistemici attualmente garantiti dai cedri: è come se una città decidesse di vendere due quadri di prestigio nella sua pinacoteca e di prenderne dieci di autori minori”. “I miei colleghi dell’opposizione ce la stanno mettendo tutta per convincere gente che non vuole essere convinta” ribatte Franco Civallero (Forza Italia), convinto che dalla maggioranza “faranno di tutto, perché ormai si sono messi in testa che per ripicca devono abbattere i cedri”.
Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) consiglia di mettere in agenda la serata del 3 dicembre, convocata dalle associazioni ambientaliste per le 21 al Centro Documentazione Territoriale: “Vi faranno vedere che è possibile realizzare un progetto su piazza Europa mantenendo i cedri”. L’esponente dell’opposizione rinfocola la polemica sul contestato questionario online del Comune: “Se davvero aveva lo scopo di fornire elementi per indirizzare un’azione già decisa, - domanda - non risultava inutile e illogica la domanda ‘vuoi la riqualificazione della piazza’?”. Tra i vari quesiti, aggiunge Bongiovanni, “mancava la domanda cruciale, quella che un buon numero di cittadini vorrebbe sentirsi porre, cioè ‘vuoi la ristrutturazione della piazza abbattendo i cedri o mantenendo i cedri?’. Non si è avuto il coraggio di porre questa domanda sapendo che le risposte già espresse da tempo, circa 9000 contrari, avrebbero messo in crisi le intenzioni della maggioranza”.
Deludenti i numeri complessivi, osserva l’ex portavoce dell’associazione Di piazza in piazza: “I giovani che rispondono sono poco più di 200: sulla base di questa esigua partecipazione andate a ristrutturare una piazza con caratteristiche approvate da un numero di persone che vanno da 129 a 680, a seconda dei quesiti posti”. Il questionario, replica la sindaca Patrizia Manassero, “si è basato sul fatto che la decisione fosse già a maturazione avanzata: non era una verifica”. Ma è stato “oggetto di discussione all’interno della giunta” e realizzato “in casa”, senza spese.
Palazzo Andromeda piace a tutti: ma le opposizioni reclamano più informazione
A margine della discussione sul futuro della piazza ce n’è una, più circoscritta, relativa al progetto che il Gruppo Barra intende portare avanti sull’edificio dell’ex Cassa di Risparmio, ribattezzato Palazzo Andromeda.
“Abbiamo appreso dai giornali di questo progetto” lamenta ancora Sturlese, giudicandolo “in sé pregevole, ma a mio giudizio non pare coerente - al contrario di quanto affermato dai proponenti - con il contesto architettonico della città”. Beppe Lauria (Indipendenza!) la pensa diversamente: “Sono contento che un’operazione di questo tipo venga fatta da un cuneese, tenuto conto che il valore di acquisizione al tempo mi è sembrato stratosferico. Sono più preoccupato di quanto possa poi essere coerente la piazza rispetto al contorno”.
“Stiamo parlando di un futuro biglietto da visita della città” osserva Flavia Barbano (Centro per Cuneo): “È un chiaro esempio di riqualificazione urbanistica su un vecchio e brutto fabbricato che non c’entrava niente con la piazza già prima, oltretutto all’ingresso della città”. La risposta dell’assessore all’Urbanistica Alessandro Spedale premette che quella avviata non è una pratica urbanistica, ma edilizia: “La pratica al momento è stata solo assegnata, nemmeno istruita. La commissione locale del paesaggio non deve intervenire, lo farebbe se ci fossero vincoli di carattere storico o paesaggistico o se si fosse nel centro storico”.
Andrea Cascioli
CUNEO Patrizia Manassero - Alessandro Spedale - Beppe Lauria - Consiglio comunale - Ugo Sturlese - Piazza Europa - Comune - Cuneo per i Beni Comuni - Urbanistica - Forza Italia - Luca Pellegrino - Alberi - Centro Per Cuneo - questionario - Indipendenti - Franco Civallero - Cuneo Mia - Paolo Armellini - Claudio Bongiovanni - Flavia Barbano - Indipendenza!