'Polemiche sull'ordinanza anti-accattonaggio dovute a mancanza di informazione'
Riceviamo e pubblichiamo dal circolo Pd di Cuneo relativamente all'ordinanza emessa dal sindaco Federico Borgna e al dibattito che ne è natoRiceviamo e pubblichiamo dal circolo Pd di Cuneo, relativamente all'ordinanza "anti-accattonaggio" emessa dal sindaco Federico Borgna, di cui tanto si è discusso nell'ultimo mese.
La recente Ordinanza Comunale sull’accattonaggio ha generato un certo fermento noi crediamo dovuto, in primis, a mancanza di informazione. L’urgenza con la quale è stata adottata, senza preventivo passaggio né in giunta, né negli abituali tavoli di coordinamento e confronto tra i gruppi che sostengono la maggioranza, è stata sicuramente causa di incomprensioni e non ha - tra l’altro – permesso un quanto mai opportuno intervento di revisione lessicale al fine di eliminare ogni inutile riferimento al linguaggio utilizzato dal codice penale risalente agli anni ‘30.
Il fenomeno dell’accattonaggio è una delle più gravi espressioni della diseguaglianza sociale e non vi è alcuna intenzione da parte dell’amministrazione di affrontarlo esclusivamente come questione di ordine pubblico, ma innanzitutto approfondendo le ragioni del suo permanere e intervenendo in merito. Riteniamo importante e da rimarcare l’impegno dell’Amministrazione Comunale a fianco di Caritas, Croce Rossa, San Vincenzo, Papa Giovanni e tutto il mondo del volontariato, che ogni giorno forniscono e distribuiscono cibo, vestiario e ricovero alle persone senza fissa dimora o in difficoltà.
Risultava però urgente e necessario dotare la polizia urbana di uno strumento utile a permettere il coordinamento degli interventi con le altre forze dell’ordine, unico motivo a sostegno della rapidità con la quale è stata emanata, con l’obiettivo di contrastare l’ ”accattonaggio organizzato”, ovvero il vero e proprio racket che fa dello sfruttamento dei mendicanti una pericolosa fonte di guadagno per la malavita. Anche nella nostra città la popolazione assiste ormai all’arrivo di mendicanti ben diversi dai quattro o cinque abituali frequentatori dei portici, alcuni dei quali indubbiamente a volte anche insistenti e inopportuni, che fanno parte del tessuto urbano di ogni comunità, con i quali i cittadini convivono e che sono comunque sotto il controllo dei servizi territoriali e, laddove necessario, anche di quelli sanitari.
Il fenomeno che l’ordinanza mira a contrastare, invece, è quello dei minibus che la mattina scaricano in città gruppi di mendicanti, i quali si posizionano secondo un ben preciso piano territoriale. Dopo una intera giornata di “lavoro”, gli stessi la sera vengono prelevati dai medesimi minibus e versano l’intero ammontare delle donazioni dei cittadini alla malavita che li controlla.
Il contrasto a questa nuova forma di “caporalato” è una priorità sulla quale le forze di Polizia sono impegnate sia a livello di indagine, sia di controllo e contenimento e l’impegno dell’Amministrazione Comunale, per quanto di sua competenza, è altrettanto intenso.
Il Partito Democratico cittadino, ancor più in questo clima di politica urlata, violenta, mirante solo ad accendere gli animi, far nascere e poi alimentare la paura, parlando esclusivamente alla pancia della gente, ribadisce come il tratto distintivo di questa amministrazione sia la volontà di informare, parlando – invece - al cervello delle persone, senza voler assolutamente negare i problemi che generano giusto allarme sociale, ma adottando provvedimenti razionali, rispettosi delle norme e soprattutto condivisi.
Il Circolo PD di Cuneo
r.c.
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