'Priorità ai pronto soccorso e riduzione delle liste di attesa'
Stamattina conferenza stampa congiunta dei direttori generali di Asl CN1, Asl CN2 e ospedale Santa Croce nel segno della 'sinergia'Nella mattinata di oggi, giovedì 21 giugno, si è tenuta in via Carlo Boggio la conferenza stampa di presentazione dei tre nuovi direttori generali della Sanità della provincia di Cuneo: Corrado Bedogni, confermato alla guida dell'Azienda Ospedaliera 'Santa Croce e Carle', Salvatore Brugaletta, direttore generale dell'Asl CN1 e Massimo Veglio recentemente nominato al vertice dell'Asl CN 2. I tre hanno spiegato che tra le priorità che cercheranno di perseguire (richieste dall'assessorato regionale alla Sanità) saranno l'attenzione ai Pronto Soccorso e la riduzione delle liste di attesa.
Oltre ai due punti indicati, il dottor Veglio, ha indicato come priorità il completamento dell'ospedale di Verduno: “Sono appena arrivato, non mi sento di dare date precise, ma dopo 25 anni due mesi più o meno sono insignificanti. Posso però dire che entro l'anno sarà completato”. Con una metafora il nuovo direttore ha fatto capire che l'operatività non sarà immediata: “Il giorno dopo il quale il muratore ha finito i lavori in casa non vado di certo vado ad abitarci, qui è la stessa cosa”.
Quando si è parlato di nuovi ospedali Corrado Bedogni non ha potuto fare a meno di fare un cenno al futuro del capoluogo: “Un nuovo ospedale non è un obbiettivo tra quelli che mi ha dato la Regione, ma me lo sono dato io, aiutando le istituzioni. Sono stato alla commissione consiliare di Cuneo a presentare i dati secondo i quali dovrà essere costruito il nuovo ospedale, che consentirà di avere un risparmio di costi per Sanità e cittadini. La commissione dovrà redigere entro ottobre un prospetto da consegnare a Torino”.
I nuovi direttori generali, insediatisi da pochi giorni, ne hanno anche approfittato per sciorinare i propri trascorsi nella Sanità pubblica e per dichiarare intenti e ambizioni. Corrado Bedogni ha spiegato con una battuta che i tre dovranno collaborare: “Sono il decano, anche per età – si è schernito -. I tre direttori potrebbero fare la pubblicità di Cesare Ragazzi (nessuno può vantare una folta chioma n.d.r.), ma saranno altre le sinergie che le aziende dovranno perseguire”. Poi si è fatto serio: “Nel precedente mandato abbiamo iniziato un integrazione con l'Asl CN1, anche con Alba (CN2) ci sono dei progetti importanti in campo clinico. Sulla collaborazione non c'è alcun dubbio”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il dottor Veglio: “Se ha casa mia ho un problema e non ho la persona che me lo risolve non ne verrò mai a capo. In passato ho vissuto esperienze in cui non c'era sinergia e le cose venivano fatte senza un senso logico, qui ci sono i presupposti per fare bene”. Sulle liste d'attesa il massimo dirigente dell'Asl CN2 ha detto: “La dimensione dei tempi d'attesa è incommensurabilmente superiore a Torino rispetto al Cuneese, ma un conto è quello che pensiamo noi, un conto è quello che pensano i cittadini”.
Il tema delle liste è poi stato ampiamente sviscerato da Bedogni: “Dovremo lavorare molto, è un problema che riguarda tutto il Piemonte. Qualche cosa è stato fatto, con collaborazioni tra le diverse aziende, ma dobbiamo dare una risposta ai cittadini e migliorare. Fino al 2015 il problema era il contenere i costi, mentre dal 2106 la Regione ha ricominciato a dare obbiettivi molto stringenti sulle liste d'attesa. Bisogna lavorare sull'aumento sull'aumento dell'offerta e sull'adeguatezza della prestazione”.
A chiudere Salvatore Brugaletta, nuovo direttore dell'Asl CN1: “Mi ritrovo nelle parole di Bedogni, i cittadini hanno spesso esigenza di salute. L'essere qui insieme dà un messaggio importante: lavoreremo insieme sul territorio. La stampa è fondamentale perché veicola l'informazione. Per me è un onore enorme essere qui, faccio ancora fatica a credere di essere in un territorio che guardavo con ammirazione dalla Sicilia. L'Asl Cn1 era per me un esempio che analizzavo facendo benchmarking e oggi esserne alla guida è un grande onore. Mi complimento con chi mi ha preceduto, in quanto ciò che è stato fatto in passato si tocca con mano”.
Samuele Mattio
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