Problema lupi, Ciaburro: "Necessario un declassamento europeo sul livello di tutela"
La deputata di Fratelli d'Italia: “È indispensabile intervenire per salvaguardare territorio, economia e cittadini”. Il suo ordine del giorno è stato approvato alla CameraPer arginare il “problema lupi” che attanaglia le imprese agricole, è necessario chiedere a livello europeo un declassamento della tutela dell’animale. A sostenerlo - attraverso un ordine del giorno approvato dalla Camera - è l’onorevole di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro, commissario in Commissione Agricoltura. “Da piemontese e da sindaco del piccolo comune montano di Argentera - sottolinea l’onorevole Ciaburro - conosco molto bene le difficoltà di allevatori e agricoltori nell’affrontare la presenza del lupo nelle nostre vallate. Problema che coinvolge molte altre zone d’Italia”.
Nell’ordine del giorno - del quale Ciaburro è prima firmataria - l’onorevole sottolinea l’importanza di attuare disposizioni urgenti, visto che “sono sempre maggiori i rilievi e le segnalazioni riguardanti la presenza del lupo sul territorio italiano, con particolare riferimento all’area di confine tra Italia e Francia, relativamente all’area delle Alpi Marittime e delle Alpi Cozie, con ripercussioni sul resto del Piemonte. La diffusione dei lupi, per numeri e quantità, sta compromettendo la stabilità dell’habitat nel territorio”. Inoltre non deve essere sottovalutato il fatto che l’adozione, da parte delle autorità francesi, di una strategia di abbattimento e contenimento selettivo della specie lupo nelle aree di confine con l’Italia, sta portando ad una costante e crescente migrazione dei lupi dal territorio francese a quello italiano”.
“L’insieme di queste due azioni - ha proseguito l’onorevole di Fratelli d’Italia - comporta una progressiva perdita di stabilità nell’habitat territoriale di confine, con ricadute non solo sulla presenza degli animali e la relativa biodiversità, ma anche sulla sicurezza nella conduzione delle attività antropiche, come quelle turistico-ricettive e agricole ed ogni altra attività che implica la presenza dell’uomo”. Da non sottovalutare, poi, i rischi anche per i cittadini di quelle zone, ed il loro diritto di poter godere del proprio territorio.
“In tutta l’area dell’Unione europea, - prosegue Ciaburro - il ritorno dei lupi dopo un lungo periodo di assenza e l'aumento della loro popolazione in nuovi territori ha comportato l’emersione di forti problematiche, come attacchi al bestiame e contrasti con allevatori, soprattutto laddove le misure di prevenzione dei danni non sono pienamente attuate”.
È la stessa Commissione europea - in un report del 20 dicembre 2023 - a certificare che negli ultimi vent'anni le popolazioni di lupi sono notevolmente aumentate ed hanno occupato territori sempre più vasti.
“La specie lupo (Canis lupus) - ha ricordato l’onorevole piemontese - è tutelata sia a livello nazionale che comunitario ma è stata la Commissione medesima a proporre di ridurre il livello di tutela e protezione del lupo in ambito europeo, in modo da agevolare le attività di contenimento della specie. L’adozione di misure di contenimento della specie e di tutela di habitat ed attività umane - sottolinea Ciaburro - sono necessità condivise e non più procrastinabili”.
Per questo con l’odg presentato e approvato alla Camera, Ciaburro impegna il Governo “ad attivarsi presso i competenti tavoli europei per dare il via all’iter di declassamento della tutela del lupo, provvedendo inoltre a disporre un piano di gestione e contenimento straordinari della specie lupo”.
c.s.
CUNEO Monica Ciaburro