Provincia, ancora polemiche. Il centrosinistra: "I gruppi di lavoro ennesima mossa provocatoria di Robaldo"
La nota del gruppo consiliare "La Nostra Provincia": "Dietro l’apparente disponibilità al dialogo, si conferma una gestione autoreferenziale che mortifica il ruolo dei consiglieri non allineati"Riceviamo e pubblichiamo.
Ancora una volta il Presidente della Provincia Luca Robaldo dimostra di concepire la collaborazione come uno slogan privo di sostanza. Dietro le dichiarazioni concilianti e l’appello a “mettere da parte le coloriture partitiche”, si nasconde una gestione personalistica che esclude chi non si allinea ai suoi schemi.
L’assegnazione della vicepresidenza e delle deleghe ai consiglieri provinciali, accompagnata dalla creazione di nuovi gruppi di lavoro, appare infatti come l’ennesima mossa provocatoria. Da un lato affida ruoli chiave solo a figure della sua area politica di riferimento, dall’altro trattiene per sé deleghe fondamentali, con il pretesto di attendere un ripensamento da parte dei consiglieri de “La Nostra Provincia”, di fatto ignorando il principio di una reale condivisione delle responsabilità.
In particolare, l’istituzione di gruppi di lavoro su temi cruciali come le “Grandi Opere” o le politiche per il capoluogo, anziché rappresentare un’apertura al dialogo, appare come un ulteriore tentativo di consolidare il controllo politico su dossier strategici, evitando un confronto aperto e trasparente.
Crediamo che sia più corretto affrontare in modo limpido e trasparente le importanti sfide che tutte le nostre città dovranno affrontare coinvolgendo i consiglieri per i territori che rappresentano, tralasciando sotterfugi finalizzati al rigido controllo dell’agenda politica e dei processi decisionali.
Se davvero il Presidente Robaldo fosse interessato a un governo condiviso, avrebbe coinvolto tutte le sensibilità presenti in Consiglio, senza escludere voci scomode o critiche. Invece, dietro l’apparente disponibilità al dialogo, si conferma una gestione autoreferenziale che mortifica il ruolo dei consiglieri non allineati e limita la pluralità di visione necessaria per affrontare le sfide della provincia di Cuneo.
Un vero governo “insieme” non si costruisce con dichiarazioni di facciata o manovre che rafforzano il potere di pochi, ma con il rispetto delle diverse rappresentanze e con un’autentica volontà di ascolto e collaborazione.
La Nostra Provincia
Redazione

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