Provincia, il piatto piange. Il Pd: “Colpa della legge sui canoni idrici voluta dalla giunta Cirio”
“Una assurda legge regionale sottrae alla Provincia di Cuneo i soldi delle grandi concessioni idroelettriche” denunciano i dem. Bongioanni sul banco degli imputatiMancano quasi 4 milioni al bilancio della Provincia di Cuneo per il 2023. Un problema con cui Robaldo e i consiglieri si sono confrontati nell’ultima seduta del Consiglio provinciale, tenutasi nella serata di ieri (giovedì 16). Secondo il Partito Democratico i responsabili hanno un nome e un cognome: Paolo Bongioanni e Alberto Cirio.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia è l’artefice dell’emendamento, approvato in Regione, che destina parte dei canoni sulle grandi concessioni idroelettriche ai comuni: “Modifiche che riguardano la sola provincia di Cuneo, - spiegano i dem - introducendo una sperequazione fra tutte le altre province piemontesi e la nostra che è quindi l'unica per cui è prevista la possibilità di destinare tutto ai Comuni e niente alla provincia. Ci chiediamo se tutto ciò sia legittimo, ma in ogni caso è certamente inopportuno perché permette una discrezionalità politica pressoché totale alla Regione, privando al contempo la Provincia di risorse fondamentali per svolgere il compito che le è assegnato dall’ordinamento degli enti locali”.
“La Provincia di Cuneo - ricorda la segreteria provinciale del Pd - gestisce oltre 3000 km di strade e 72 scuole superiori, e questa indebita sottrazione di risorse rischia di rendere più difficile, se non impossibile, garantire servizi essenziali come la manutenzione stradale. Auspichiamo che tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Provinciale sostengano l’ente e gli interessi della gente di Granda, piuttosto che assecondare per disciplina di partito le forzature dei rispettivi dirigenti politici”.
Redazione
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