Psr, il Piemonte tra le Regioni più virtuose
L'assessore regionale Giorgio Ferrero: 'Il programma ha attivato circa il 90 per cento delle risorse disponibili, equivalenti a circa 960 milioni di euro'Per la prima volta negli ultimi vent’anni, il Piemonte è la quarta Regione più virtuosa del Centro-Nord per quanto riguarda i pagamenti previsti dal Piano di sviluppo rurale. Davanti solo le Province autonome di Bolzano e Trento e il Veneto. È quanto emerge dai dati forniti in terza Commissione (presidente Raffaele Gallo) dall’assessore Giorgio Ferrero, che ha spiegato come nel 2018 il Psr abbia raggiunto e superato gli obiettivi fissati dalla Commissione europea.
Elaborato in base ai regolamenti Ue e alle strategie regionali, il Psr definisce il percorso per lo sviluppo, la competività e la sostenibilità dell’agricoltura e del territorio rurale piemontese. “Il programma ha attivato circa il 90 per cento delle risorse disponibili, equivalenti a circa 960 milioni di euro a fronte di un budget totale per il periodo 2014-2020 di poco più di un miliardo di euro di finanziamento pubblico” ha detto Ferrero.
I progetti finora approvati ammontano a circa 712 milioni e i pagamenti a fine 2018 hanno raggiunto l’importo di 337 milioni, di cui 196 erogati nel solo anno appena trascorso. L’obiettivo era la quota di 218 milioni. “Si tratta di un dato destinato a crescere con l’avanzare delle istruttorie delle domande in corso” ha aggiunto l’assessore.
Fra le numerose misure che compongono il Psr sono da segnalare gli investimenti nelle aziende agricole (2.053 domande ammesse per un importo di 106 milioni); gli insediamenti dei giovani in agricoltura (1.100 domande approvate per 46 milioni); i pagamenti agro-climatico-ambientali (9.100 contratti approvati per una superficie agricola interessata di duecentomila ettari, oltre il 20% della superficie agricola regionale).
Ci sono le misure che riguardano l’agricoltura biologica con 1.170 contratti in corso per una superficie interessata di diciassettemila ettari e le indennità per l’agricoltura di montagna, con 22.800 domande approvate e 52 milioni di indennità erogate.
Comunità energetiche
La Commissione ha poi espresso parere favorevole alla proposta di deliberazione della Giunta regionale per la promozione dell’istituzione delle comunità energetiche. La legge proposta dal consigliere Alfredo Monaco (Scelta Civica per Chiamparino) e approvata lo scorso mese di agosto, pone il Piemonte all’avanguardia a livello nazionale e permetterà a comunità di persone, enti e imprese di scambiare tra loro l’energia prodotta da fonti alternative. Ribadendo il ruolo centrale dei Comuni, la delibera della Giunta darà impulso ai territori affinché tutti i portatori d’interesse valutino l’opportunità di costituirsi in comunità energetica. Sono previsti contributi da un minimo di 5 mila euro ad un massimo di diecimila per avviare studi e definire strategie che, entro un anno, dovranno essere presentate all’interno di un piano energetico locale.
c.s.
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