Quale olio abbiamo nei ristoranti a Cuneo? Il Comitato difesa dei Consumatori sulle irregolarità
Riceviamo e pubblichiamoSul territorio nazionale, al ristorante, la bottiglia deve avere un tappo antirabbocco e l'etichetta. Naturalmente la legge vale per l'olio extravergine di oliva.
Una etichetta impregnata può essere sinonimo di rimbocchi non consentiti, spiega l'avvocato Alessio Ghisolfi, ed è sinonimo di scarsa attenzione della gestione del locale.
Le bottiglie devono essere aperte e messe a disposizione con l'antirabbocco e non oggetto di rinvasi e manipolazioni che minano la certezza sulla qualita'del prodotto. 2000 varietà nel mondo e una selezione circoscritta nell'unione europea: l'olio extravergine è un antiossidante fondamentale con cui non si scherza.
Le bottiglie devono essere aperte e messe a disposizione con l'antirabbocco e non oggetto di rinvasi e manipolazioni che minano la certezza sulla qualita'del prodotto. 2000 varietà nel mondo e una selezione circoscritta nell'unione europea: l'olio extravergine è un antiossidante fondamentale con cui non si scherza.
Il CNR, spiega Ghisolfi, promuove da anni un costante impegno nell'analisi del dna dell'olio in uso sulle tavole. I dati del Software consentono di evidenziare non solo le varieta' ma anche la presenza di miscele di olive estere.
Al ristorante, in tal senso la sensibilità è significativamente aumentata, una bottiglia di olio extravergine a norma è senza dubbio una sentinella fondamentale sulla qualità del locale.
Il Comitato Difesa dei Consumatori si trova a Cuneo in Via XX Settembre n. 42 .
c.s.
CUNEO Alessio Ghisolfi - olio d'oliva