“Questa via non è un cesso per cani”. Cartelli di protesta nella zona pedonale di via Cavallotti
Sono comparsi in mattinata a Cuneo, ad opera di un residente esasperato dalla scarsa civiltà di alcuni proprietari di animaliLo stile non è proprio oxfordiano, ma il messaggio è chiaro. Un residente dell’ultimo tratto di via Cavallotti a Cuneo, da anni divenuto zona pedonale, ha voluto affiggerlo sui lampioni e i cartelli per protestare contro la scarsa civiltà di alcuni proprietari di animali.
“Questa via non è un cesso per cani” si legge sui fogli comparsi in mattinata, assieme a una minaccia piuttosto esplicita nei riguardi dei trasgressori che vengano eventualmente colti in flagranza. Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che “avvisi” del genere compaiono nel centro di Cuneo. Da settimane, all’imbocco di discesa Bellavista, campeggia un analogo richiamo riferito - parrebbe - non ai cani ma agli umani: “Questa scalinata non è un cesso o discarica”.
Il tema delle deiezioni canine ha fatto capolino, non più tardi di un anno fa, anche in Consiglio comunale. Si discuteva la proposta - poi abbandonata, perché avrebbe avuto costi esorbitanti - di creare una banca dati genetica per risalire dai “regalini” ai proprietari. Il Comune intanto ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione e intensificato i controlli, ricordando che le sanzioni per chi non raccoglie i bisogni di Fido vanno dai 25 ai 175 euro. Con il nuovo appalto della raccolta rifiuti, in vigore da inizio mese, è previsto anche un ampliamento del numero dei cestini dedicati in città, dagli attuali 100 a 150.
Redazione
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