Razza piemontese, Coldiretti Cuneo chiede tutele: “Contro le pratiche sleali si applichi la legge”
Mesi fa l’organizzazione agricola aveva denunciato la multinazionale Lactalis: “I nostri allevatori non possono lavorare sotto i costi di produzione”“I nostri allevatori non possono e non devono lavorare sotto i costi di produzione. Sono tutti imprenditori e, quindi, gli aspetti economici e reddituali sono i parametri più importanti, ma entra in gioco anche la dignità di tutto il sistema”. È quanto afferma Coldiretti Cuneo nel chiedere di avere gli elementi necessari per applicare la legge contro le pratiche sleali.
“Coldiretti ha da sempre spinto per poter avere un riferimento ufficiale rispetto ai costi di produzione della Razza Piemontese. La certificazione del costo di produzione, infatti - afferma Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo - è il tassello fondamentale della normativa sulle pratiche sleali, il Decreto legislativo 198/2021, che prevede che i prezzi pagati agli imprenditori agricoli non scendano mai sotto i costi di produzione”.
“Sappiamo che si sono concluse da alcuni giorni le rilevazioni, da parte degli organi ufficiali, dei dati presso le aziende agricole che allevano bovini di Razza Piemontese per la determinazione del costo di produzione, sia a ciclo chiuso sia a ciclo aperto” sostiene il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, che ricorda: “Coldiretti è stata la prima ed unica organizzazione a voler applicare il Decreto contro le pratiche sleali già mesi fa con la denuncia alla multinazionale francese Lactalis che ha violato la norma”.
c.s.
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