Respinto il ricorso dei privati: in provincia di Cuneo la gestione dell'acqua sarà pubblica
La sentenza sulla riorganizzazione del ciclo idrico provinciale dà ragione all'Ato4. La soddisfazione del presidente CalderoniStrada in discesa per il gestore unico (e pubblico) del ciclo idrico integrato provinciale. Il Tribunale Superiore delle Acque pubbliche di Roma ha respinto il ricorso presentato dalla società consortile AETA - che raggruppa Tecnoedil, Alpi Acque ed Alse - contro alcune deliberazioni della Conferenza dell’Ente d’Ambito Cuneese, competente per la riorganizzazione del servizio idrico (acquedotto, fognatura e depurazione) in Provincia di Cuneo.
In particolare i privati contestavano all’Ato4 il mancato riconoscimento della proroga delle concessioni, scadute il 31 luglio 2017, e successivamente la delibera del marzo 2019 di affidamento del servizio al Gestore unico COGESI, società interamente pubblica.
Ora la sentenza che ha respinto i ricorsi, confermando la legittimità del percorso politico, tecnico ed amministrativo svolto dall’Ente d’Ambito Cuneese. I Giudici hanno infatti valorizzato la scelta fatta dalle Amministrazioni Locali del territorio, ritenuta non sindacabile nel merito, non ravvisando errori o censure nella costruzione amministrativa e tecnica di tale scelta.
"Alla luce di tale decisione - ha commentato il presidente dell’Ato Mauro Calderoni - proseguono senza più incertezze le iniziative di concretizzazione di un soggetto industriale pubblico forte in Provincia di Cuneo che acceleri la realizzazione degli investimenti sulle reti e sugli impianti del servizio idrico, così importanti per il nostro territorio”.
Redazione
CUNEO Mauro Calderoni - Ato4 - Ciclo idrico provinciale