Rfi pensa alla riapertura della Cuneo-Mondovì per le merci (e non solo)
Il potenziamento della ferrovia Torino-Savona al centro del confronto in Camera di Commercio. Novità anche sul fronte strade: il 17 un summit per la variante di DemonteIl potenziamento della linea ferroviaria Torino-Savona dal punto di vista del trasporto merci passa (anche) per la riapertura della Cuneo-Mondovì. Ne è convinta Rfi, che ora dovrà valutare gli interventi infrastrutturali da inserire nel documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFAP).
Quello illustrato in Camera di Commercio a Cuneo è il punto d’arrivo di un lavoro incominciato nel 2022, con la sottoscrizione da parte del gestore della rete, delle Regioni Piemonte e Liguria e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale di un protocollo d’intesa sullo sviluppo dei traffici lungo la Torino-Savona. Nel 2023 è nata l’associazione Trail, promossa dalla Camera di Commercio di Cuneo con Finpiemonte Partecipazioni, Provincia di Cuneo e Fondazione CRC.
L’associazione, presieduta da Francesco Zambon, ha messo a disposizione di Rfi uno studio sul potenziale di traffico delle merci su ferro lungo la linea: gli esiti sono stati verificati dalla stessa Rfi e costituiranno ora la base per le necessarie valutazioni di fattibilità. “Il 2025 ci vedrà impegnati nello sviluppo di questo documento che prenderà diversi mesi: l’obiettivo è rivederci tra qualche mese con le analisi” spiega l’ingegner Michele Rabino, delegato insieme al collega Domenico Tersigni a rappresentare la Direzione strategie, sostenibilità e pianificazione sviluppo infrastutture di polo di Rfi. Tra gli obiettivi specifici del DocFap c’è in primis l’incremento dei parametri prestazionali della linea: “C’è un’importante esigenza di ridurre i tempi di percorrenza delle merci tra Torino e Savona e migliorare l’ultimo miglio, sia verso il porto di Savona e Vado Ligure che nel Cuneese”.
Si ipotizza che, a potenziamento raggiunto, circa 24 treni merci al giorno potranno percorrere la linea, in aggiunta a un traffico viaggiatori dato come invariato rispetto all’attuale. Alcuni interventi sono già pianificati o in realizzazione: anzitutto quelli per consentire l’aumento della massa assiale sulla tratta Trofarello-Fossano, poi sulla Fossano-Cuneo-Borgo S. Dalmazzo e sulla “nuova” Cuneo-Saluzzo-Savigliano (in riapertura il 27 di questo mese) e infine sulla Fossano-San Giuseppe di Cairo. Poi l’adeguamento tecnologico delle stazioni di Savigliano, Cavallermaggiore e Racconigi e appunto la riattivazione della Cuneo-Saluzzo-Savigliano con Arenaways.
Per il nodo di Cuneo si ipotizza uno schema di doppia bretella, in modo da creare collegamenti diretti da Fossano e Saluzzo verso Cuneo e Mondovì: di qui l’ipotizzata riapertura della Cuneo-Mondovì. “Il traffico merci ne beneficerebbe, evitando testacoda sul punto di Fossano” conferma Rabino. Sul “piatto” ci sono l’elettrificazione di quella linea - chiusa dal 2012 - e della Savigliano-Saluzzo-Cuneo, oltre all’adeguamento dei binari per i treni merci da 750 metri sulla linea Trofarello-Fossano-Cuneo e al potenziamento tecnologico e infrastrutturale della Ceva-San Giuseppe di Cairo, più vari interventi sui nodi della Liguria e di Torino tra cui quello sulla bretella di Trofarello, snodo cruciale tra la Torino-Genova e la Torino-Savona. Nel frattempo, la rete ferroviaria ha individuato alcune aree attrezzate considerate non più strumentali, che potranno essere affittate a operatori privati interessati a fare logistica: queste aree (in provincia si trovano a Mondovì, Lesegno, Ceva, Fossano) sono collegate via treno e verranno messe a bando.
“Nel 2023 l’export ha rappresentato quasi il 50% del nostro Pil provinciale, una percentuale sicuramente più alta rispetto alla media nazionale” ricorda il presidente della Camera di Commercio Luca Crosetto: “I dati 2024 al terzo trimestre sono forse ancora più lusinghieri: con ogni probabilità i volumi supereranno gli 11 miliardi, testimoniando anche l’urgenza di dare risposte al bisogno di infrastrutture e reti logistiche che richiedono a gran voce le nostre aziende”.
L’assessore regionale alla Logistica Enrico Bussalino, presente insieme al collega delegato ai Trasporti Marco Gabusi, ricorda che in ballo c’è anche la definizione delle zone logistiche semplificate, rispetto a cui la Regione Piemonte ha fornito a giugno una prima individuazione del perimetro delle aree ricadenti nella zls “Porto e retroporto di Genova”. Ci sono gli interporti Cim di Novara e Sito di Torino, ma anche una serie di comuni, selezionati a bando, tra cui Mondovì. “Entreranno 12 siti oltre a quelli determinati dal decreto Genova” fa sapere Bussalino, menzionando il fatto che 1500 dei 5mila chilometri quadrati di zone logistiche semplificate attribuite dal governo al Piemonte sono ancora da assegnare.
Per il quadrante cuneese ciò rappresenta la possibilità di “mettere un piede” nei retroporti liguri. Lo scalo di Vado, in particolare, è in forte crescita, come conferma il direttore dell’autorità portuale di Savona Paolo Canavese: in un terminal dismesso è stato inaugurato il più grande hub del Mediterraneo per il caffè crudo, con contratti già in essere con Lavazza e altri in divenire con Nestlè. “In buona parte dovranno essere serviti su ferrovia” dice il direttore, ma “la linea ferroviaria per San Giuseppe di Cairo va assolutamente aggiornata”.
Qualche novità arriva anche sul fronte stradale. Lo annuncia il senatore Giorgio Bergesio: “Avremo il 17 gennaio un incontro importante sulla tangenziale di Demonte: speriamo di appaltare entro la fine dell’anno quest’opera”. Auspicio già formulato, ma a marzo dell’anno scorso, dall’ad dell’Anas: vedremo se sarà la volta buona. La deputata Monica Ciaburro, in collegamento, pone anche il tema del valico della Maddalena: serve un vero collegamento tra la RD 900 francese e la Statale 21, in caso contrario quest’ultima “rischia di essere una strada da paese a paese”. Nella folta platea, insieme al “padre nobile” dell’ente camerale Ferruccio Dardanello, c’è l’ex consigliere provinciale Paolo Chiarenza che prende la parola per difendere l’antico sogno del traforo del Mercantour: “In un convegno di questo genere - rimprovera - non si è avuto il coraggio, per l’ennesima volta, di parlare del nuovo valico per le Alpi Marittime”.
Andrea Cascioli
CUNEO cuneo - Colle della Maddalena - RFI - Monica Ciaburro - Cuneo-Mondovì - convegno - Piemonte - regione - trasporti - Giorgio Bergesio - Luca Crosetto - Liguria - Torino-Savona - Infrastrutture - Ferrovie - Camera di Commercio - Logistica - Paolo Chiarenza - Variante di Demonte - paolo canavese - enrico bussalino