‘Ricoverare pazienti covid nelle residenze per anziani? Saremmo dei criminali’
L’assessore alla Sanità piemontese ha smentito seccamente l’indiscrezione circolata nei giorni scorsi. Domani la firma di un protocollo proprio per le RSA"Ricoverare pazienti covid nelle residenze sanitarie per anziani? Saremmo dei criminali”. Così, durante una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio di oggi, lunedì 30 marzo, l’assessore regionale alla Sanità piemontese, Luigi Icardi, ha seccamente smentito l’ipotesi circolata nei giorni scorsi su alcuni organi di stampa. “In Piemonte ci sono sette-otto strutture pronte per essere utilizzate per i pazienti post acuzie - ha proseguito l’esponente della giunta Cirio, per la verità senza sbilanciarsi troppo sull'argomento -. Per questo motivo nei giorni scorsi abbiamo emesso una delibera per dare 'una cornice normativa'. È stata scritta di corsa, magari poteva lasciare spazio a qualche dubbio, ma lo ribadisco ufficialmente: non siamo intenzionati a inserire nuovi pazienti covid nelle strutture esistenti".
Intanto l'assessore Icardi ha confermato che verrà firmato domani il protocollo proprio sugli interventi per l’emergenza coronavirus riguardanti le Residenze sanitarie assistenziali del Piemonte. Tra le nuove regole il tampone per i nuovi ricoveri. L'annuncio al termine di una giornata di incontri e consultazioni con prefetture, associazioni sindacali e parti sociali che hanno concordato una serie di interventi e procedure da formalizzare domani.
s.m.
CUNEO sanità - coronavirus