Rifugi alpini e posti tappa: nuove tariffe, ma anche più professionalità
L’assemblea annuale dell’Agrap di Cuneo si è svolta mercoledì 11 aprile presso il palazzo della ProvinciaLa Provincia ha ospitato, come fa da anni, l’assemblea annuale dei soci Agrap (Associazione gestori rifugi alpini e posti tappa del Piemonte) di Cuneo che si è svolta mercoledì 11 aprile a Cuneo con il presidente Massimo Manavella ed una trentina di soci rifugisti. Un evento importante che ha visto anche ospiti esterni come Giacomo Benedetti, presidente della commissione Cai Rifugi di Milano, Osvaldo Marengo, vicepresidente Cai di Torino e Giacomo Baccanelli, presidente Assorifugi Lombardia, tutte figure legate alla realtà di montagna e del turismo in quota. In rappresentanza della Provincia era presente il funzionario Andrea Costa che ha confermato l’attenzione dell’ente rispetto al mondo della montagna non solo per quanto riguarda i rifugi, ma anche per la collaborazione in tema di sentieristica alpina e Gta quali punti trainanti e strategici del turismo alpino.
L’incontro è servito per ascoltare le esigenze del territorio e per un confronto tra coloro che svolgono un servizio di accoglienza in alta montagna e rappresentano, nel contempo, un presidio sul territorio. Sono state condivise anche le iniziative condotte dall’Agrap nell’ultimo anno, come la recente istituzione di un tavolo permanente di coordinamento con il Cai per i rapporti con le istituzioni, con l’obiettivo di individuare un percorso che, aumentando il livello professionale dei gestori dei rifugi alpini, ne qualifichi l’offerta, garantendo l’eccellenza del servizio ai fruitori delle Alpi piemontesi. Si è parlato anche del nuovo tariffario sperimentale introdotto a livello nazionale dal Cai e valido fino al 7 gennaio 2019 per tutti i rifugi alpini appartenenti al Club Alpino italiano che prevede aumenti dei prezzi, ma anche sconti promozionali per i giovani fino ai 25 anni d’età. Qualche contestazione è arrivata per l’introduzione tardiva delle tariffe, approvate a fine dicembre, ma comunicate quando molti gestori avevano già attivato contratti e promozioni ai prezzi del 2017. Durante l’assemblea si è parlato anche della creazione di un percorso di qualifica a livello regionale che porti un effettivo riconoscimento professionale ed un’adeguata tutela lavorativa alla figura del gestore.
La Granda conta più di 60 strutture in quota, tra rifugi alpini, rifugi escursionistici, non gestiti e bivacchi: una risorsa straordinaria che può costituire un punto di forza per lo sviluppo turistico del territorio montano.
c.s.
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