Se bar e ristoranti piangono gli alberghi non ridono: “A ottobre calo dell’80%’’
Parla il presidente provinciale di Federalberghi Giorgio Chiesa. “Molte le prenotazioni cancellate”“Le strutture ricettive sono quelle che ad oggi hanno patito di più: l’albergo necessita di una clientela straniera, o comunque proveniente da fuori città. In questi giorni gli alberghi hanno subito un ulteriore colpo in quanto il presidente del Consiglio Conte ha invitato la cittadinanza a non muoversi se non per motivate ragioni”.
Le osservazioni di Giorgio Chiesa, presidente provinciale di Federalberghi, non sono certo ottimistiche per quanto riguarda la situazione delle strutture ricettive dopo il nuovo Dpcm. Anche il titolare del Lovera Palace di via Roma, tra i promotori della manifestazione indetta da Confcommmercio, era questa mattina in piazza Galimberti per far sentire la sua voce di dissenso sul provvedimenti emanati domenica scorsa dal Governo.
“Ci sono già molte prenotazioni cancellate”, ha spiegato l’albergatore, che nel mese di ottobre ha registrato nella nostra provincia un calo medio della clientela dell’80%. E per i mesi invernali lo scenario che si prospetta non è migliore, tanto più se si considera che dopo il lockdown le strutture ricettive avevano appena limitato i danni nei mesi estivi, con un calo del 30%.
In uno scenario piuttosto cupo Chiesa ha comunicato una piccola vittoria ottenuta da Federalberghi: “Siamo riusciti a far capire che le strutture prive di ristorante interno non possono obbligare la clientela a una dieta forzata - ha affermato -. Conseguentemente è stato stabilita una convenzione con un ristorante esterno di modo che sia possibile veicolare la loro clientela presso un ristorante di fiducia".
s.m.
CUNEO Giorgio Chiesa - protesta