Semafori sulla Via del Sale, il sindaco Riberi: “Era indispensabile o avremmo rischiato di chiudere”
Il primo cittadino di Limone difende il provvedimento e chiede una svolta sul Tenda bis: “Edilmaco e Anas vengano a parlare insieme al comitato di monitoraggio”Da venerdì scorso due semafori regolano il traffico a duemila metri d’altezza, lungo l’Alta Via del Sale, nel tratto più stretto fra tra Perla e Boaria. Una scelta obbligata secondo Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte, che rivendica il provvedimento: “Era indispensabile per la sicurezza di chi transita. Non è stato un colpo di testa, c’era il rischio di dover chiudere la strada”. Il traffico è elevato e gli amministratori vogliono tutele: “Se succedesse qualcosa quella strada non verrebbe mai più aperta” pronostica il sindaco.
L’Alta Via del Sale vede 40mila passaggi all’anno e di semafori si era già parlato in passato, ad esempio quando nel luglio 2017 un tragico incidente al Bosco delle Navette, in territorio francese, fece due morti e tre feriti. Non tutti però hanno condiviso la scelta, così come era stato due anni fa per la decisione di imporre un ticket simbolico alle bici. Il tempo di percorrenza fra i due punti è stimato in circa 20 minuti, sufficiente per fermarsi ad ammirare il paesaggio e scattare foto e selfie di rito. Agli utenti si raccomanda però di “rispettare rigorosamente i tempi previsti”. C’è chi vorrebbe imporre il bando totale ai veicoli motorizzati, ma il discorso si scontra con le esigenze economiche: “Auto e moto - spiega Riberi - ci danno la possibilità di mantenere la Via del Sale con i loro pedaggi. In diversi punti dobbiamo intervenire a seguito delle frane, con le ultime piogge: ci sarà da spendere parecchi soldi su quella strada il prossimo anno”.
Di certo c’è che i numeri sono esplosi in meno di un decennio: dal 2016 al 2023 gli ingressi da Limone sono aumentati del 93% (108% per le moto, 67% per le auto), in termini assoluti da 3.516 a 6.781. Nei giorni più affollati si è sforata la quota di 200 ingressi prenotati. Il risultato è un aumento degli incassi del 14%, solo rispetto ai tre mesi estivi del 2022. Nello stesso anno 2022 le ricadute economiche complessive per il comune di Limone Piemonte erano stimate dal Conitours in 3 milioni e 387mila euro. Numeri importanti in un territorio che paga le conseguenze della tempesta Alex dell’ottobre 2020, con la perdita del valico stradale per la Francia.
A proposito del Tenda bis, Riberi prende atto di uno slittamento che ormai nessuno poteva più sperare di scongiurare. Ma chiede anche un salto di qualità nelle interlocuzioni con le controparti, sia l’Anas sia l’impresa: “Bisogna essere chiari: ho chiesto che a tutte le riunioni del comitato di monitoraggio, oltre al commissario Prisco, partecipi anche la Edilmaco. Non possiamo sentire solo una campana, quella dell’Anas”. La prima occasione per mettersi attorno a un tavolo potrebbe essere a settembre: “Faremo in modo che ci siano Anas e l’impresa per avere chiare le loro intenzioni. Da troppi anni siamo presi in giro, non c’è un dialogo: ci davano numeri e tutti si fidavano, ma i numeri sono stati sempre disattesi”. Un altro punto interrogativo riguarda i francesi: “Siamo in una fase molto critica anche perché non c’è un governo in Francia ed è più difficile instaurare un dialogo, soprattutto sulla programmazione dei collaudi”.
Redazione
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