“Semplificazione urbanistica, ristrutturare vecchi cascinali e immobili abbandonati sarà più facile”
Il consigliere Gagliasso promuove la proposta di legge regionale, al vaglio dell’aula di palazzo Lascaris: “Sviluppa l’edilizia senza intaccare altro suolo”Al termine dell’iter in Seconda commissione, che lo ha visto particolarmente attivo in tutte le fasi della discussione, il consigliere regionale saviglianese della Lega Salvini Piemonte Matteo Gagliasso saluta con grande soddisfazione il via libera per l’aula della proposta di legge 125 in materia di semplificazione urbanistica, presentata dal collega di partito Valter Marin.
“Si tratta di uno dei provvedimenti più caratterizzanti della politica della Lega in questa consiliatura - dichiara Gagliasso - perché rappresenta una vera rivoluzione per l’intero settore dell’edilizia piemontese, oltre a un’ulteriore possibilità per il suo sviluppo. Un testo, quello presentato dal mio collega Valter Marin al quale vanno i miei ringraziamenti, che si dimostra attento alle esigenze del comparto e di estrema attualità, in tempi nei quali concetti come sostenibilità, economia circolare e difesa del suolo sono sempre più importanti. La grande novità che andremo a introdurre con la PdL 125 è infatti rappresentata dalla possibilità di recuperare l’intero patrimonio edilizio esistente. Ovvero di ristrutturare ruderi, vecchi cascinali, stalle, fienili o qualunque altro immobile abbandonato da anni. Si tratta di terreni che, seppur inutilizzati, sono comunque già impermeabilizzati e che quindi verrebbero recuperati a scopi urbanistici senza ad andare ad intaccare altro suolo vergine”.
“Aspetto non meno importante - aggiunge ancora il consigliere leghista della Granda - la PdL 125 garantirà solide basi per lo sviluppo dell’edilizia, con strumenti ben più certi dei sicuramente utili quanto aleatori bonus decisi dal governo. Il recupero dei volumi dei fabbricati esistenti si tradurrà infatti con un aumento della domanda a favore di un comparto che prima ha dovuto sopravvivere allo stop imposto dalla pandemia e che ora deve fronteggiare l’incontrollato aumento dei costi delle materie prime”.
c.s.
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