Serrata generale nei weekend e giro di vite sui negozi: Draghi pronto a inasprire le misure anti-Covid
Tra le possibilità anche una stretta che riguardi l'intero Paese. Intanto per la nostra regione il passaggio alla zona rossa sembra cosa fattaA quanto riferiscono i principali quotidiani nazionali il governo Draghi sarebbe pronto ad apportare modifiche in senso restrittivo all’ultimo Dpcm contenente le misure anti-Covid, nel tentativo di arginare la crescita dei contagi registrata negli ultimi giorni.
Le modifiche, a dispetto del ‘preavvviso’ che avrebbe dovuto caratterizzare il nuovo corso, potrebbero entrare in vigore già nel fine settimana.
In discussione c’è il lockdown nei weekend e in tutte le zone del Paese dove i contagi sono superiori ai 250 per 100 mila abitanti, che passerebbero automaticamente in zona rossa. Gli esperti del Cts, convocati in mattinata, si esprimeranno anche sulla chiusura dei negozi in tutti quei Comuni dove le scuole sono chiuse, a prescindere dal colore, ma non sono escluse altre novità.
Tra le possibilità c’è anche una stretta che riguardi l’intero Paese, soprattutto se i contagi dovessero continuare a correre e oltrepassare la soglia dei 30 mila giornalieri. L’ipotesi, in questo senso, è quella di portare nei giorni feriali tutta l’Italia in zona arancione scuro, con conseguente chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e la serrata di bar e ristoranti. Tornano in discussione, in questo quadro, anche le riaperture di cinema e teatri, fissate per il 27 marzo. Difficilmente il sipario si alzerà. Ad anticipare la linea dell'esecutivo è stato il ministro Luigi Di Maio: "Stiamo entrando nella terza ondata del Covid - ha detto il titolare della Farnesina al quotidiano Avvenire -. Secondo i dati scientifici che abbiamo, il picco lo avremo a fine mese. Questo inevitabilmente ci spinge a misure più restrittive per cercare di fermare il trend dei contagi".
Intanto per la nostra regione lo scenario è ancora più cupo. "Ci avviciniamo ai 250 casi ogni 100mila abitanti, il passaggio alla zona rossa è molto probabile, un rischio piuttosto concreto" aveva detto ieri l'assessore alla Sanità Luigi Icardi. Tra oggi e domani se ne dovrebbe sapere qualcosa in più, ma solo un folle potrebbe scommettere sul mancato passaggio della nostra regione nella fascia più restrittiva.
s.m.
CUNEO Piemonte - zona rossa - Misure anticovid