Siccità, l’assessore Marnati avverte: “Le risorse sono finite. Salviamo ogni litro d’acqua”
In Regione si fa il punto sulla crisi idrica: territori in difficoltà, ma nel Cuneese il quadro è “abbastanza buono”. Entro il 2026 investimenti per 486 milioni“Dobbiamo salvare ogni litro di acqua potabile a disposizione, perché le riserve sono finite. L’acqua che sta scendendo oggi sui bacini idroelettrici è acqua glaciale, cioè che è dovuta purtroppo allo scioglimento dei ghiacciai per l’innalzamento dello zero termico, quindi non è una bella notizia: arriva acqua, ma stiamo perdendo le riserve”. Così l’assessore all'Ambiente del Piemonte Matteo Marnati, ripreso dall’Ansa, sulla situazione idrica del territorio regionale.
“Siamo una delle realtà più virtuose a livello nazionale - ha sottolineato Marnati - ma abbiamo il dovere di abbattere la dispersione, sul 33% in media, che è ancora troppo alta”. Più si sale in montagna più le percentuali di dispersione salgono fino a superare anche il 60%, mentre in pianura scendono anche sotto il 20%: “L'importante è sostituire le tubature dove gli acquedotti hanno oltre 50 anni”.
Segnali molteplici arrivano dai territori: “Il Vco - ha spiegato Marnati - è la provincia che in questo momento ha più criticità e più bisogno di autobotti: chiederemo per questo un ulteriore stanziamento di fondi all’interno dello Stato di emergenza, perché i costi aumentano. Anche l’Alessandrino è in forte difficoltà, il Torinese nella media, il Cuneese abbastanza buono, l’Astigiano ha le performance migliori”.
Nonostante le piogge di ieri, insomma, la situazione non è affatto rosea. La regione si trova nuovamente in affanno sul fronte idrico, tanto da preannunciare un ulteriore conteggio dei danni e una nuova richiesta di risorse che verrà formulata al governo. “Fra il 2020 e il 2026 - ha concluso il responsabile regionale dell’Ambiente - sarà fatto sulle reti idriche del Piemonte un investimento totale di 486 milioni, che include tutte le opere che ogni Ato ha chiesto all’interno del Pnrr. Le risorse arriveranno per 165 milioni dallo Stato e per 321 dal cofinanziamento dei cittadini attraverso le tariffe dell'acqua, il cui costo nella nostra Regione uno dei più bassi esistenti. In questo modo le perdite saranno non eliminate ma ridotte al minimo possibile”.
Redazione
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