Siccità prolungata in Piemonte, Paolo Bongioanni (FdI): “Chiedere lo stato di calamità”
Il presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia interroga la Giunta regionale: “Avviare iter per sostegni economici ad aziende agricole e comprensori sciistici. Preveniamo prima di dover curare” Paolo BoPaolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione immediata alla Giunta regionale per chiedere se siano stati avviati colloqui con il governo nazionale al fine di iniziare l’iter di richiesta dello stato di calamità naturale, finalizzato all’ottenimento di sostegni economici alle aziende agricole e ai comprensori sciistici maggiormente danneggiati dalla siccità prolungata in Piemonte.
“Lo scorso mese di gennaio - ha spiegato Bongioanni - è stato il quinto più secco degli ultimi 65 anni, con la perdita di oltre 1000 milioni di metri cubi di acqua provenienti dalla neve, con la portata del fiume Tanaro ridotta del 65% e quella del Po quasi dimezzata. L’annata 2021 si era chiusa con un deficit pluviometrico di circa il 17% a causa delle scarse precipitazioni di dicembre, mentre quest’anno la situazione nel breve periodo è ulteriormente peggiorata, tanto che l’anomalia negativa di pioggia in Piemonte dall’8 dicembre 2021 ad oggi varia tra i -45 mm e i -100 mm, con le zone più in affanno a nord attorno al Lago Maggiore e sui rilievi meridionali al confine con la Liguria”.
Una situazione che non lascia dormire sonni tranquilli e, anzi, sta arrecando danni ingentissimi al comparto agricolo, nonchè al comparto turistico invernale, con l’impossibilità di usare gli impianti sciistici o di usarli a caro prezzo, con l’innevamento artificiale che ha visto i costi relativi aumentare di molto, a causa dei considerevoli rincari dei prezzi energetici. “In assenza di una strategia immediata di realizzazione di invasi di stoccaggio della risorse idrica, che richiede comunque tempistiche lunghe - ha concluso il capogruppo di FdI Piemonte -, servono provvedimenti immediati e urgenti per cercare di contenere i problemi che la siccità prolungata sta causando al comparto agricolo e occore anche pensare a sostegni economici per le medesime attività, già colpite duramente dalla crisi energetica”.
Redazione
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