'Solidarietà al popolo venezuelano e agli italiani che vivono in Venezuela'
Il tema affrontato al termine dell'ultimo Consiglio provinciale: l’intervento in aula del consigliere Bruno Viale, sindaco di Roaschia, di origini venezuelane“Esprimiamo solidarietà al popolo venezuelano che sta attraversando un momento molto duro e lo facciamo pensando, in particolare, agli italiani che vivono in quel Paese. Anche se la politica estera non rientra tra le funzioni della Provincia, riteniamo di poterci esprimere sulle idee di fondo anche tenendo conto che tra noi c’è un consigliere provinciale di origini venezuelane”.
Così il presidente della Provincia, Federico Borgna, ha introdotto la sua comunicazione al termine del Consiglio provinciale di lunedì 4 febbraio per poi dare subito la parola al consigliere Bruno Viale, sindaco di Roaschia che per 48 anni ha vissuto e lavorato a Caracas.
“Il Venezuela fino agli anni 2000 era un paese meraviglioso, soprattutto molto ricco – ha ricordato Viale -, infatti produceva 3,5 milioni di barili di petrolio al giorno grazie alle sue riserve petrolifere, le più grandi del mondo. Era un paese in cui c’era una forte presenza di italiani grazie all’immigrazione avvenuta negli anni Cinquanta ed oggi sono iscritti all’Aire (italiani in Venezuela) circa 200 mila persone, che con i figli ed i nipoti degli iscritti arrivano a circa un milione di persone”. Viale ha precisato che negli ultimi anni tre milioni di persone, tra italiani e venezuelani, hanno già lasciato il Venezuela. Nel Paese si registra un’inflazione (2018) del 1.000.000%, con una povertà attesta intorno all’87% e un Pil del -18%. Il tasso di disoccupazione è del 35% ed i morti all’anno a causa della delinquenza ammontano a circa 26 mila persone. Anche la produzione del petrolio è scesa ad 1 milione di barili/giorno di cui 220 mila servono a pagare i debiti con la Cina. In Venezuela un professionista guadagna 5 euro al mese e ne spende 1,7 euro per comprare 1 kg di zucchero.
“Oggi di cosa stiamo parlando? Del fatto – ha continuato Viale – che abbiamo i nostri connazionali che stanno patendo la fame e stanno morendo per mancanza di medicine e per abbandono. Oggi si parla internazionalmente di aiuto umanitario, di corridoi umanitari per far arrivare cibo e medicine in Venezuela”.
Il consigliere provinciale Viale ha poi riassunto la situazione politica del suo Paese ricordando che la Costituzione venezuelana, tra l’altro fatta dal chavismo, prevede all’articolo 233 che in assenza del Presidente eletto sia il Presidente dell’Assemblea Nazionale (Juan Guaidò ndr) ad assumere le funzioni sino a nuove elezioni. La Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma ha sottolineato, con nota del 1 febbraio 2019, che “l’Italia non ha mai riconosciuto le elezioni presidenziali tenutesi nel maggio 2018 e ribadisce la necessità di indire quanto prima nuove elezioni presidenziali”. Ciononostante, Viale ha ricordato come nei giorni scorsi L’Italia a Strasburgo nel Parlamento europeo si sia astenuta sull’approvazione di una risoluzione non vincolante in merito al riconoscimento di Guaidò ed a Bucarest abbia bloccato la proposta di riconoscere lo stesso Guaidò come Presidente ad interim fino a nuove elezioni.
“Secondo gli ultimi sondaggi Maduro conta su un appoggio popolare soltanto del 4,5% – ha concluso Viale – e, come scrivono alcuni giornali, ringrazia l’Italia per l’aiuto. Da qui l’indignazione degli italiani in Venezuela che è al massimo perché si sentono abbandonati. Noi in Provincia non facciamo politica estera ma non per questo dobbiamo rimanere silenti, non per questo dobbiamo rimanere insofferenti per quello che accade oggi in Venezuela ai nostri connazionali italiani”. Solidarietà con il popolo venezuelano è stata espressa anche dalla consigliera provinciale Milva Rinaudo che ha ringraziato i rappresentanti dell’associazione venezuelana presenti in aula.
c.s.
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