Spari nel Parco Fluviale: è una battuta di caccia al cinghiale, ma la gente si spaventa
Tra le persone che corrono o vanno in bicicletta, con bambini e cani, c’è chi lamenta una scarsa informazione: “Non si è visto nessun cartello”Questa mattina, sabato 5 ottobre, dalle ore 7 uomini della Forestale e della Polizia Provinciale sono partiti per una battuta di caccia al cinghiale dall’area sottostante il santuario degli Angeli a Cuneo, percorrendo poi tutto il Parco Fluviale sulle tracce degli animali selvatici, fino a Borgo Gesso.
Sembra che la battuta sia terminata verso le ore 12 con l’uccisione di un paio di esemplari, come ha spiegato un rappresentante della Polizia Provinciale appostato sotto il cavalcavia della Est-Ovest, per avvisare le persone che passavano. Non c’erano cartelli né segnali di avviso, secondo quanto riferito dai frequentatori del Parco: solo tre operatori, in alcune aree, che avvisavano i cittadini in bicicletta o di passaggio, alcuni con cani o bambini al seguito. Gli spari si sono sentiti fino alle 11,30 e molte persone sono scappate via spaventate. “Se qualcuno si è avventurato al di là della pista ciclabile, lungo il letto del fiume, può aver rischiato molto” si fa notare adesso.
Una donna con il proprio cane è stata vista correre verso la macchina, avvisando i passanti di aver sentito tre spari vicinissimi all’area delle farfalle, un altro uomo con due cani ha detto di aver temuto per i suoi animali. Ci si domanda perché l’azione non sia stata fatta partire all’alba di un giorno feriale, con le dovute comunicazioni, piuttosto che in una mattina di sabato, per giunta con uno splendido tempo.
Chiara Carlini
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