"Stupisce che validi professionisti non si siano accorti della scadenza per presentare ricorso"
Il gruppo consiliare di Borgo "Realizziamo Insieme" commenta gli sviluppi della questione biodigestore: "Invece di perdere tempo in ricorsi, perché non si è cercato di ottenere agevolazioni compensative?"Riceviamo e pubblichiamo.
Il gruppo consiliare “Realizziamo Insieme” accoglie con estrema soddisfazione la sentenza del TAR del Piemonte del 25/10/2023, che considera “irricevibile” il ricorso presentato dalla Giunta per fermare il progetto del biodigestore. A caldo ci sentiamo di fare alcune osservazioni, in seguito alle dichiarazioni di Roberta Robbione. Innanzitutto, un sospiro di sollievo per la nostra città di Borgo e per un progetto che darà un futuro all’impianto di via Ambovo, rendendo moderno il trattamento dei rifiuti organici. Di certo nessuna persona lungimirante avrebbe potuto pensare di lasciar morire di vecchiaia questo impianto, che nel bene o nel male da decenni si trova sul nostro territorio e che merita investimenti importanti. Nessuna persona lungimirante - abbiamo detto - tranne i signori del no sempre e ad ogni costo, che tanto male hanno fatto alla nostra città.
Noi siamo convinti che la stessa Roberta Robbione abbia tirato oggi un sospiro di sollievo, pur esprimendo alla stampa “rispetto e rammarico” per la sentenza del TAR, oltre all’ormai usuale frase di circostanza “Ci riserviamo di valutare la situazione e i passi da fare”. Forse proprio questo era il suo desiderio. In tutti i nostri interventi abbiamo sempre lasciato intendere come l’avversità al progetto del biodigestore, da parte del gruppo di maggioranza “Uniti per Borgo”, non fosse che un favore da rendere al comitato del no per l’appoggio ottenuto in campagna elettorale. La Giunta Robbione potrà ora facilmente dire di aver fatto tutto il possibile per fermare o quantomeno ostacolare il progetto, in un’immaginaria battaglia contro i mulini a vento. Sarà ora più facile scaricare i vari profeti di sventura, che da destra e da sinistra si sono opposti al progetto, in un fronte tanto atipico ed eterogeneo quanto l’attuale maggioranza in consiglio.
Certo, presentare un ricorso al di fuori dei tempi previsti dalla normativa ci può far sembrare l’attuale Giunta un manipolo di dilettanti allo sbaraglio prestati
occasionalmente alla politica, ma non bisogna fermarsi alle apparenze di un ingenuo candore. All’interno dell’attuale Amministrazione non mancano certo avvocati
competenti e preparati che sapevano benissimo dell’“irricevibilità” di questo ricorso, presentato coscientemente dopo il termine dei sessanta giorni a decorrere dal 17/2/2023, data di delibera con immediata eseguibilità da parte del consorzio dei 54 comuni.
Nelle dovute sedi chiederemo di rendere conto dei costi di questo ricorso per le casse del Comune, quindi dei cittadini. Aver atteso la scadenza del termine massimo per presentare ricorso è chiaramente un errore: stupisce che validi professionisti non si siano accorti della scadenza. Qual è l’entità delle parcelle e degli emolumenti anticipati dal Comune a coloro che hanno seguito le pratiche per presentare il ricorso? In che modo l’Amministrazione intende procedere per chiedere un rimborso per il danno subito da quella che sarebbe una mancanza dei legali? Ciononostante, la questione non è soltanto tecnica, ma anche e soprattutto politica, in fin dei conti morale. Era chiaro a tutti, anche all’avvocato Azzeccagarbugli, che nulla si sarebbe potuto fare per fermare un progetto legittimamente approvato da un consorzio del quale fa parte anche il nostro Comune, un progetto sicuro, moderno e innovativo, nonché ampiamente finanziato dal PNRR.
Di certo non ci aspettiamo dall’attuale Giunta un messaggio di scuse, ma quantomeno un po’ di sana umiltà. La concretezza e l’onestà intellettuale pagano sempre e noi non abbiamo mai cambiato idea a riguardo. A maggioranza e opposizione chiediamo di mettersi subito al lavoro tutti insieme, per aiutare i cittadini a capire meglio in cosa consista questo progetto, spiegando in modo semplice e chiaro i suoi notevoli benefici e sciogliendo i legittimi dubbi. Invece di perdere tempo in un inutile e fallimentare ricorso, perché l’Amministrazione non ha lavorato per ottenere migliori agevolazioni compensative per il comune che ospita l’impianto? Perché l’Amministrazione non ha pensato a come trarre il massimo vantaggio da questo tipo di investimento? Noi certamente non abbasseremo la guardia sul rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, nonché sul rispetto dei tempi del cantiere, vincolato al finanziamento del PNRR. Chiediamo alla Giunta Robbione di fare altrettanto, insieme a noi. Ai cittadini di Borgo, infine, chiediamo di non disinteressarsi della vita politica della nostra città e di saper vedere oltre le finte promesse, addolcite da sorrisi, baci e abbracci. In gioco c’è il nostro futuro.
Gruppo consiliare “Realizziamo Insieme”
Borgo San Dalmazzo
c.s.
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