Su l'Imu per gli affitti concordati, i sindacati di proprietari e inquilini: "Decisione sbagliata"
Il commento sul provvedimento adottato dal Comune di Cuneo: "Non c'è stato adeguato confronto con le parti sociali"Riceviamo e pubblichiamo.
Le associazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini firmatarie dell’accordo territoriale ritengono la decisione del Comune di Cuneo di aumentare l’Imu sui contratti concordati anche per l’anno 2025 totalmente sbagliata, che fa seguito all’innalzamento dell’aliquota già operato nel 2024. Tutto ciò avviene nelle camere del Palazzo senza un adeguato confronto con le parti sociali che sono e saranno sempre disponibili a dialogare e riflettere su un tema di vitale importanza come la casa. Riteniamo che le decisioni unilaterali portino solo astio e rancore, e perché no anche conseguenze che i sindacati riuniti stanno pensando di attuare vista la totale chiusura al dialogo.
E se due indizi fanno una prova, sembra ci sia una precisa volontà politica di affossare quello che ad oggi risulta l’unico strumento disponibile per dare una risposta abitativa alla crisi delle locazioni e soprattutto a quei cittadini che cercano casa in affitto nel settore privato a prezzi ragionevoli. L’esigenza abitativa calmierata viene giornalmente richiesta dai servizi sociali, dalle associazioni che assistono i più fragili, ma così facendo, se era difficile convincere un proprietario ad aiutare il prossimo, adesso sarà impossibile.
Non bisogna dimenticare che questo avviene in un momento storico di grande difficoltà sia economico che sociale, dove all’aumento del costo della vita ed all’ aumento dei prezzi in ogni ambito, non corrisponde di pari passo un incremento dei salari, anzi, le retribuzioni risultano ferme da anni. Il mercato immobiliare sta mutando adeguandosi a nuovi stili di vita e di welfare che richiedono flessibilità e costi contenuti. L’espandersi dell’affitto breve è ovviamente figlio di una normativa ormai “antica” risalente al 1978-1998 dove la società era ben diversa e le esigenze anche.
Invece di cercare di capire i mutamenti l’Amministrazione guarda solo a far tornare i conti di bilancio, a nostro avviso sbagliando. Per tutte queste ragioni gridiamo la nostra contrarietà all’innalzamento dell’aliquota Imu sui contratti agevolati, è un segnale sbagliato che viene dato dalla Città di Cuneo, che rischia di limitare l’uso di questa modalità di affitto con conseguenti maggiori problemi per i cittadini che cercano casa a canoni sostenibili. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, a rivedere fin da subito l’Accordo Territoriale per renderlo ancora più aderente alla realtà. In cambio aspettiamo di ricevere un segnale positivo da parte dell’amministrazione comunale in termini di presenza, ascolto, dialogo e coinvolgimento delle parti sociali e non decisioni calate dall’alto senza prendere in considerazioni le nostre posizioni. Ma non da ultimo un’immediata revisione delle aliquote ritornando sui propri passi.
I Sindacati inquilini e proprietari della provincia di Cuneo
c.s.
CUNEO IMU