'Su Tenda bis e variante di Demonte si proceda sui progetti storici senza perdere tempo'
Lido Riba e Marco Bussone, rispettivamente presidente regionale e nazionale dell'Uncem, commentano le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Alberto CirioRiceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Lido Riba e Marco Bussone, rispettivamente presidente regionale e nazionale dell'Uncem, relativamente alla situazione del Tenda bis e alle parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che dopo un confronto con i vertici Anas ha assicurato che non ci saranno revisioni del progetto originario. Il governatore è intervenuto anche sulla vicenda della variante di Demonte, annunciando un ricorso alla Presidenza del Consiglio contro la bocciatura del Ministero dei Beni Culturali.
È positiva la presa di posizione del presidente Alberto Cirio, con l'assessore Gabusi, che ha confermato di voler dare una svolta su Tenda Bis e Variante di Demonte della Statale della Maddalena. Si deve procedere in entrambi i casi, senza perdere altro ulteriore tempo, sui progetti 'storici', condivisi tra Italia e Francia in particolare per il tunnel di Tenda. È importante la Regione abbia un patto forte con Anas che obblighi la stessa Anas a mettere alle strette le imprese che devono fare i lavori. Stanno tirando la corda queste imprese, allungando i tempi, chiedendo più soldi per il Tenda, tentando di modificare il progetto. Non ne capiamo i motivi. Cirio e Gabusi hanno chiaramente messo paletti chiedendo ad Anas di fare fino in fondo il suo mestiere. I patti vanno rispettati. E i tempi contratti. Altrimenti continua a rimetterci il territorio.
Il Cuneese chiede infrastrutture. Unioncamere, con il suo presidente Ferruccio Dardanello, lo ripete spesso assieme al sistema di Enti locali. Ben venga che Regione e Anas insistano su Demonte per procedere con i lavori necessari e urgenti, come ribadito anche da diversi Parlamentari, tra i quali Chiara Gribaudo. Che i tecnici del Ministero dei Beni culturali blocchino i lavori è assurdo. Stanno mettendo in crisi la politica e i suoi rappresentanti. Con la Variante di Demonte si deve procedere. Senza intoppi ulteriori. Il Paese, il nord-ovest, Cuneo hanno bisogno di infrastrutture, di vie alpine che uniscano l'Europa attraverso le Alpi.
r.c.
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