"Sul parco fotovoltaico diversi incontri e riunioni: anche Robbione e Imberti ne facevano parte"
Il vicesindaco di Borgo San Dalmazzo Beppe Bernardi replica al comunicato delle due consigliere: "Il partito del 'no senza se e senza ma' di Fantino ha contagiato anche loro"Riceviamo e pubblichiamo la replica di Beppe Bernardi, vicesindaco di Borgo San Dalmazzo, al comunicato firmato da Roberta Robbione e Clelia Imberti sulla questione del nuovo parco fotovoltaico che dovrebbe sorgere nell'area dell'ex Italcementi.
Il progetto di impianto fotovoltaico presentato dall’Italgen, società che si occupa esclusivamente di impianti di produzione di energie rinnovabili, su di un terreno di sua proprietà abbandonato ed inutilizzato da anni, è il frutto di una serie di incontri e riunioni iniziati l’11 dicembre 2020 alla presenza delle commissioni consiliari Ambiente ed Urbanistica del Comune. Dopo ci sono state altre sette riunioni, pur con la difficoltà del periodo Covid. Senza contare le riunioni di maggioranza e di Giunta, di cui nei rispettivi ruoli facevano parte le autrici del documento di contestazioni e critiche inviato in questi giorni alla stampa. Questo per dire che chi afferma che non ci sono stati approfondimenti o non ha partecipato o è in malafede. Da sottolineare che i tecnici presenti in Consiglio il 23 marzo scorso per relazionare e rispondere alle domande dei consiglieri hanno ricevuto solo una domanda dal consigliere Bona. Per il resto silenzio.
L’accordo di programma approvato da 14 consiglieri, con 2 voti contrari (Fantino e Robbione), assente la consigliera Imberti, è stato sottoscritto il giorno seguente e questo non è uno scandalo. L’accordo di programma è soltanto un punto di partenza a cui dovranno seguire per legge numerosi altri passaggi previsti dalla normativa, non ultimo il vincolo idrogeologico, che sarà oggetto di una perizia commissionata dal Comune che dovrà confermare quanto sostenuto dall’Italgen, per poter proseguire nell’iter in Regione e poi di nuovo in Consiglio comunale. I tempi? Almeno un anno.
I consiglieri Robbione e Imberti si pongono la domanda: "Quali interessi tutela questo accordo?". Cosa vogliono sottintendere? Mi pare da parte loro una domanda perlomeno incauta, che poi valuteremo. Sull’area Italcementi, come sanno tutti i consiglieri comunali, più volte ci sono stati incontri per trovare una soluzione. Purtroppo è difficilissimo, come chiunque può immaginare. L’amministrazione ha già chiesto a Ital Real Estate, proprietaria dell’area, la cessione al Comune dell’intera area del cementificio comprensiva della viabilità limitrofa; si è in attesa di una proposta per iniziare una trattativa economica.
Non dimentichiamo inoltre che un’area di circa 25 mila metri quadri sarà ceduta gratis dall’Italgen al Comune e destinata a parco. Calcolando anche solo un valore di 10 euro a metro quadro (il valore ai fini IMU è di 52 euro) arriviamo a 250 mila euro.
Non è il caso di proseguire su altri “perché” che si sono posti prima il consigliere Fantino e poi Robbione e Imberti. Se la maggioranza avesse ottenuto in contanti 300 euro invece che 90 mila non sarebbero stati comunque sufficienti, si può tranquillamente scommettere. È evidente che il partito del "no" senza se e senza ma del consigliere Fantino ha contagiato anche le consigliere Robbione e Imberti, che si nascondono dietro la foglia di fico di dichiararsi "favorevoli al fotovoltaico, ma in questo caso no".
Beppe Bernardi
Vicesindaco di Borgo San Dalmazzo
Redazione
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