‘Taglio dei boschi, serve una proroga del silenzio selvicolturale fino a fine giugno’
Il consigliere regionale Bongioanni chiede alla giunta di rinviare la scadenza per tutelare gli operatori del settore forestaleSi chiama “silenzio selvicolturale” il periodo di tempo durante il quale viene sospesa l’attività di taglio dei boschi, a garanzia del ripopolamento di varie specie selvatiche tra primavera ed estate.
La scadenza fissata dalla Regione Piemonte è al 15 aprile, ma la data è ormai troppo vicina per immaginare una ripresa del settore forestale anche alla luce dell’estendersi delle limitazioni imposte dalle norme anti-contagio. Per questo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni si è rivolto al governatore Alberto Cirio e all’assessore alla Montagna e alle foreste Fabio Carosso chiedendo fin da ora una proroga dello stop al taglio dei boschi cedui e alle attività selvicolturali.
“La scadenza prevista del 15 aprile risulta essere troppo ravvicinata e non consentirebbe di lavorare in sicurezza e nel dispetto dei decreti vigenti” osserva Bongioanni, proponendo di spostare il termine al prossimo 30 giugno. L’intervento, spiega il consigliere, va a tutela degli operatori del sistema forestale e della conservazione del patrimonio boschivo piemontese.
c.s.
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