Tavolo alpeggi: Coldiretti insoddisfatta
Nonostante le richieste avanzate dalle associazioni dei margari la Regione ha fissato il parametro carichi di bestiame/ettaro a 0.15
Nonostante le richieste avanzate da Coldiretti e dalle associazioni dei margari che chiedevano di mantenere a 0,10 il parametro carichi di bestiame/ettaro anche per la Domanda Unica e l’indennità compensativa nel 2018, la Regione ha fissato il parametro carichi di bestiame/ettaro a 0,15 come previsto dalla dgr n. 13-3197 del 26 aprile 2016.
“La richiesta di Coldiretti - spiegano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo - è dettata dalla necessità di non andare a gravare i pascoli montani di un carico di animali per ettaro troppo elevato e tale da causare anche il danneggiamento ed il depauperamento della cotica erbosa. Il carico bestiame per i pascoli al di sopra dei 1.000 m a 0.10, sulla scorta anche dello scorso anno, è considerato un buon compromesso, mentre il nuovo parametro comporta un aumento secco del 50% del carico di bestiame”.
L’impegno sindacale di Coldiretti ha comunque già portato ad una parziale revisione della decisione iniziale e con una prossima Dgr la Regione prevede di accogliere parte delle richieste, nello specifico: di aumentare la guardiana dal 30 al 50% per le aziende stanziali; di applicare il carico di 0.10 per tutti i pascoli al di sopra dei 2.000 m e 0,15 dai 1.000 ai 2.000 metri; qualora l’azienda disponga di pascoli posti solo in parte al di sopra dei 2000 m s.l.m., il carico minimo individuato dalla presente deliberazione sarà applicabile solo a condizione che la superficie a pascolo, ubicata sopra tale limite e definita su base comunale, sia prevalente nella superficie pascolata dichiarata al netto di eventuali tare; qualora il pascolo si trovi nell’ambito di un sito di importanza comunitaria e dotato di un piano di gestione, ove quest'ultimo preveda specifici carichi di bestiame, questi possono essere adottati in deroga a quelli individuati dalla giunta regionale.
“La richiesta di Coldiretti - spiegano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo - è dettata dalla necessità di non andare a gravare i pascoli montani di un carico di animali per ettaro troppo elevato e tale da causare anche il danneggiamento ed il depauperamento della cotica erbosa. Il carico bestiame per i pascoli al di sopra dei 1.000 m a 0.10, sulla scorta anche dello scorso anno, è considerato un buon compromesso, mentre il nuovo parametro comporta un aumento secco del 50% del carico di bestiame”.
L’impegno sindacale di Coldiretti ha comunque già portato ad una parziale revisione della decisione iniziale e con una prossima Dgr la Regione prevede di accogliere parte delle richieste, nello specifico: di aumentare la guardiana dal 30 al 50% per le aziende stanziali; di applicare il carico di 0.10 per tutti i pascoli al di sopra dei 2.000 m e 0,15 dai 1.000 ai 2.000 metri; qualora l’azienda disponga di pascoli posti solo in parte al di sopra dei 2000 m s.l.m., il carico minimo individuato dalla presente deliberazione sarà applicabile solo a condizione che la superficie a pascolo, ubicata sopra tale limite e definita su base comunale, sia prevalente nella superficie pascolata dichiarata al netto di eventuali tare; qualora il pascolo si trovi nell’ambito di un sito di importanza comunitaria e dotato di un piano di gestione, ove quest'ultimo preveda specifici carichi di bestiame, questi possono essere adottati in deroga a quelli individuati dalla giunta regionale.
c.s.
CUNEO Coldiretti - Coldiretti Cuneo - Bruno Rivarossa - Tino Arosio - regione - Associazioni Margari