Tenda bis, Calderoni: "Cadute le ultime bugie. Prima andavamo piano, ora siamo fermi"
Il commento del sindaco di Saluzzo e segretario provinciale del PD: "Una vicenda che dimostra sciatteria e mancanza di impegno da parte delle istituzioni preposte al controllo dell’opera"“Caduti gli ultimi metri di roccia, insieme alle ultime bugie”. È il commento del sindaco di Saluzzo e segretario provinciale del Partito Democratico Mauro Calderoni sull’abbattimento dell’ultimo diaframma del Tenda bis, avvenuto ieri, lunedì 31 luglio. Un commento affidato ad un post pubblicato stamattina su Facebook: “Ci avevano raccontato di ‘un’altra velocità’ per il Piemonte: è vero, prima andavamo piano, ora siamo fermi”, scrive ironico Calderoni.
Abbattuta l’ultima parete di roccia che separava lo scavo italiano da quello francese, Anas ieri ha confermata l’apertura del tunnel a giugno 2024 con senso unico alternato. Un nuovo cronoprogramma che era stato ufficializzato poche settimane fa, dopo mesi in cui l’azienda aveva garantito l’apertura per il mese di ottobre. Duro il commento del segretario provinciale PD: “Una vicenda che dimostra sciatteria e mancanza di impegno da parte delle istituzioni preposte alla vigilanza ed al controllo dell’opera. Solo pochi mesi fa Regione e Governo, in un tripudio di tricolori ed in allineamento politico totale, annunciavano trionfalmente ‘l’apertura al traffico in modalità cantiere nell’ottobre 2023’. In realtà erano i soliti annunci ed a nulla vale il tentativo di scaricare la responsabilità su Anas, che per altro è una azienda di Stato, ha un Ministero di controllo e una filiera politica precisa di riferimento: Gabusi, Cirio, Rixi, Salvini. Il resto è noia”.
Redazione
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