Tenda bis: gli operai lanciano il loro appello, ma lo striscione sparisce nella notte
'A pagare siamo sempre noi': scomparso il manifesto che ieri gli operai della Grandi Lavori Fincosit avevano affisso presso il cantiere“A pagare siamo sempre noi!”. Questo il “grido”, il messaggio lanciato dai lavoratori della Grandi Lavori Fincosit impegnati sul cantiere del Tenda bis, il cui destino è in bilico dopo la rescissione del contratto con l'azienda da parte di Anas. Poche parole affidate ad uno striscione affisso nel pomeriggio di ieri, giovedì 7 giugno, presso il cantiere, visibile dalla strada che conduce al vecchio tunnel del Tenda.
Quando gli operai sono rientrati in cantiere stamattina, però, lo striscione era scomparso. Nessuna ipotesi sull'identità di chi lo ha rimosso, – con ogni probabilità nella notte – grande disappunto da parte dei 25 operai che l'avevano esposto poche ore prima.
Gli addetti della Glf sono impegnati in queste settimane nelle operazioni di sgombero e messa in sicurezza del cantiere, anche se ad oggi non è stata comunicata una data ufficiale entro la quale il cantiere stesso dovrà essere lasciato. L'Anas ha fatto sapere che non potrà formalmente obbligare l'azienda che subentrerà a riassumere i dipendenti Glf, ma che allo stesso tempo si impegnerà per andare in questa direzione, garantendo l'occupazione degli addetti ad oggi ancora impegnati al colle.
a.d.
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