Tenda bis, i dubbi di Manassero sulla safety car: “Abbiamo aspettato finora, meglio aprire davvero”
“Ha pesato la volontà di dare risposte al turismo” dice la sindaca. Che non crede nemmeno all’apertura entro il 2024: “Anas conferma la scadenza per via delle penali”Tanta strada (si fa per dire) per tornare lì dove eravamo partiti, ovvero all’apertura del Tenda bis in “modalità cantiere”. Se n’era parlato già a luglio dello scorso anno, in uno degli innumerevoli annunci disattesi di Anas ed Edilmaco: all’epoca, tanto per chiarire, si pensava al giugno del 2024 per il pieno ripristino della circolazione stradale ed era una proroga rispetto alla data precedente, ottobre 2023.
Com’è finita lo si è visto, tant’è che adesso siamo di nuovo a interrogarci sulla bontà dell’apertura “parziale”, con le auto incolonnate dietro a una safety car e i cantieri ancora operativi. “Arriviamo dove eravamo partiti” commenta, appunto, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero. Esprimendo dubbi che assicura essere condivisi anche dagli altri sindaci: se abbiamo aspettato più di dieci anni, è il ragionamento, tanto valeva aspettare ancora e farsi consegnare i lavori completi, dopo i collaudi. “Penso abbia pesato soprattutto la volontà di dare risposte alle imprese per la stagione turistica” ipotizza la sindaca: “Verificheremo se è utile, qualche dubbio ce l’ho”.
Dubbi ancora più forti riguardano l’apparente ostinazione dell’Anas nel ribadire che la scadenza è “fine 2024”. Non ci crede più nessuno, visti i precedenti: “L’Anas continua a confermare questa scadenza, penso, soprattutto perché da questo derivano conseguenze dal punto di vista delle penali e degli obblighi contrattuali”. Una mera questione procedurale, insomma: “Quando venne comunicato il cronoprogramma - ricorda la prima cittadina - apparve a tutti evidente che un termine dei lavori previsto a novembre difficilmente avrebbe assorbito la tempistica dei collaudi”.
“Stiamo toccando il fondo della ‘storia infinita’ del Tenda bis, ma qui non siamo a Fantàsia bensì nella dura realtà” commenta Paolo Armellini di Indipendenti, citando il celebre romanzo di Michael Ende. Il consigliere, autore di un’interpellanza sul tema, avverte che “ci sono troppi capitoli aperti da troppi anni: oltre al traforo del Tenda dal 2013, la Asti-Cuneo dal 2006, la ferrovia Cuneo-Nizza, il raddoppio del binario Fossano-Cuneo di cui si parla dal 2009, le linee ferroviarie provinciali, l’aeroporto di Levaldigi”. Rispetto al Tenda, in particolare, “constatiamo che le ruspe e le talpe degli anni Duemila vanno più lente dei picconi degli operai del 1880: non c’è solo l’amarezza ma l’aumento dei costi, si è passati da 117 milioni a oltre 330 milioni e non è finita”. Quando finirà? “Secondo i realisti nell’autunno 2026, gli ottimisti parlano del 2025, i superottimisti del 2024 ormai si sono dileguati”.
Beppe Lauria (Indipendenza!) solleva, ancora, il tema degli operai: quanti sono davvero? “Per fare i lavori ci vogliono le persone e per avere le persone qualcuno deve volerle pagare” sintetizza l’esponente della destra sociale: “Le persone non ci sono e non c’erano prima, perché 150 o 200 operai a Limone si vedrebbero. Sembra quasi un meccanismo perverso per cui a lavoro in corso ti procuri il lavoro, come la tela di Penelope”. Un rimprovero giunge anche alla sindaca: “Non è sufficiente andare alle riunioni quando ci invitano o con le palette alle proteste: servono azioni eclatanti per richiamare l’attenzione”.
Manassero replica che, attraverso il comitato di monitoraggio, le visite a sorpresa per verificare le presenze sul cantiere sono state fatte. E respinge l’accusa di non essersi occupata abbastanza del tema: “Ho sempre parlato per denunciare la crisi delle nostre imprese e famiglie e non è un modo di dire: sono gli infermieri che vanno a Tenda, i commercianti che fanno i mercati in quelle zone. C’è un’economia importante che si è bloccata, a partire dal nostro mercato”.
Andrea Cascioli

cuneo - Patrizia Manassero - Anas - Limone Piemonte - Tenda Bis - Beppe Lauria - tunnel di Tenda - lavori - Consiglio comunale - Comune - trasporti - tunnel - Indipendenti - Paolo Armellini - Indipendenza!