Tenda bis, la CIG slitta al 16 dicembre: la riapertura entro Natale diventa un miraggio
L'ennesima beffa: il vertice che avrebbe dovuto dare l'ok alla riapertura in modalità cantiere rinviato di due settimaneLa data cerchiata in rosso sul calendario era quella del 2 dicembre, giorno in cui avrebbe dovuto riunirsi la Conferenza Intergovernativa Alpi del Sud dalla quale avrebbero dovuto emergere notizie certe sulla riapertura del colle di Tenda. Il condizionale, però, diventa d’obbligo: il vertice, notizia delle ultime ore, è infatti stato rinviato al 16 dicembre. Se già prima la riapertura entro Natale somigliava ad un’impresa, ora si trasforma in un vero e proprio miraggio. Dalla CIG, infatti, avrebbe dovuto arrivare l’ok (o il diniego) da parte delle autorità francesi alla riapertura in “modalità cantiere”: un’apertura, quindi, con senso unico alternato regolato da semaforo, solo in orario diurno, per proseguire di notte gli ultimi lavori. Notizie in questo senso, quindi, non arriveranno prima del 16 dicembre: la riapertura entro Natale, obiettivo ribadito più volte negli ultimi mesi, diventa a questo punto decisamente improbabile (a patto che qualcuno ci avesse creduto davvero).
In più, nel frattempo la mole di lavoro che resta da fare per concludere l’opera è consistente, quantomeno stando a ciò che viene riportato sul sito ufficiale www.tunneltenda.it nella sezione “Stato dei lavori”: la deviazione degli imbocchi vede gli scavi al 56% e il rivestimento al 35%, l’installazione degli impianti tecnologici all’interno della galleria è appena al 26%. Il tutto con l’incognita meteo da mettere in preventivo, con l’approssimarsi dell’inverno che potrebbe rallentare ulteriormente i lavori.
“Per il Tenda ci sono buone notizie di riapertura a brevissimo”: così parlava ieri Matteo Salvini, intervenuto a Torino durante l’Assemblea Nazionale Anci. Poco più di ventiquattro ore dopo, le parole del Ministro suonano come una beffa. L’ennesima, ogni volta più fastidiosa per chi la subisce, per chi da anni vede cadere nel vuoto una promessa dopo l’altra. Soprattutto per una valle che si sta rassegnando al quinto inverno consecutivo senza un collegamento stradale con la Francia.
Andrea Dalmasso
LIMONE PIEMONTE Tenda Bis