Tenda bis, la Regione: "Nessun cronoprogramma diverso da quello che consente l'apertura in estate"
L'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Gabusi dopo i timori di nuovi slittamenti emersi negli ultimi giorni: "Fermi su questa tempistica"“Nel Comitato tecnico non c’è stata alcuna approvazione di cronoprogrammi diversi da quelli che ci consentono l’apertura in estate. Quindi la Regione, come il territorio, rimane ferma su questa tempistica e solleciterà in tutte le sedi il rispetto del cronoprogramma”. Lo dichiara Marco Gabusi, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, in replica alle notizie degli ultimi giorni relative allo stato dei lavori del Tenda bis. Lavori che, secondo quanto si apprende dopo il sopralluogo del Comitato Tecnico della CIG della scorsa settimana, sarebbero ben lontani dall’essere conclusi.
Lo scorso 7 febbraio il Ministro dei Trasporti francese Philippe Tabarot, in occasione del vertice di Cooperazione transfrontaliera a Nizza, aveva assicurato l’apertura entro fine giugno, ma a questo punto anche questa data potrebbe essere disattesa (non che questa, a 2025 inoltrato e dopo quasi dodici anni di lavori, possa essere considerata una notizia).
I problemi più rilevanti riguardano gli impianti tecnologici (in primis quelli antincendio): anche sul sito dell’Anas la produzione degli stessi è segnalata al 90%, l’installazione al 68%. Ricordiamo che Anas, durante il sopralluogo dello scorso 16 dicembre, con tanto di roboanti accuse verso la Francia, sosteneva di essere in grado di aprire il tunnel in modalità cantiere entro fine 2024. Criticità anche per quanto riguarda il tunnel storico, occupato da detriti e da alcuni mezzi di cantiere: senza lo sgombero, mancherà una via di fuga in caso di incendio e incidente. Tradotto: impossibile ottenere le autorizzazioni per la sicurezza da parte delle autorità francesi (dalle quali si aspetta anche l’ok per la percorribilità degli ultimi tornanti lato valle Roya). Il tutto, insomma, procede ancora una volta a rilento, mentre i lavoratori impiegati ad oggi da Edilmaco sono circa la metà di quelli che si trovavano sul cantiere a dicembre.
Una volta conclusi i lavori serviranno poi 75 giorni di attesa, quelli richiesti dalla Francia per collaudi e verifiche. Date e scadenze che rimangono ancora all’ombra di un inquietante punto interrogativo: dopo la riunione del 7 febbraio a Nizza il presidente della Provincia Luca Robaldo e la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero avevano annunciato che il cronoprogramma sarebbe stato reso noto “dopo il 13 febbraio”, ma oggi - 20 febbraio, ndr - siamo ancora in attesa.
Insomma, l’ennesima presa in giro nei confronti di un territorio che ormai ha perso anche la voglia di indignarsi.
Andrea Dalmasso

Tenda Bis - regione