Tenda, l'ennesimo rinvio finisce in Parlamento: "Traditi imprese, lavoratori e cittadini"

Finisce in Parlamento l’ennesimo rinvio dell’apertura del tunnel del Tenda, ufficializzato dalla Conferenza Intergovernativa di lunedì scorso. Mentre Cirio e Rixi hanno puntato il dito contro la Francia, in Italia c’è chi chiede spiegazioni al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. A lui, infatti, si rivolge l’interrogazione presentata dalla senatrice ligure di Italia Viva Raffaella Paita: nel documento si chiede quali azioni intendano adottare il Ministero e il Governo per portare a termine l’opera in tempi rapidi per arrivare a un’apertura stabile. 

 

Salvini, dal canto suo, aveva parlato di riapertura “a brevissimo” a fine novembre, a margine dell’assemblea nazionale Anci a Torino. Auspicio smentito dalla ferma opposizione dei francesi a un’apertura in modalità cantiere: “Prima si concluda l’opera e si effettuino i collaudi, poi si riaprirà”, quel che Anas, Rixi e Cirio si sono sentiti rispondere lunedì in sede di CIG, di fronte alla proposta di riaprire in modalità “provvisoria” da fine dicembre. 

 

Spiega Paita nella sua interrogazione: “La prorogata chiusura del tunnel Tenda reca un gravissimo danno ai piemontesi, ma soprattutto ai liguri di Ponente, i quali sono già vessati da una fragilità delle infrastrutture: la mancata chiusura dei lavori, infatti, causerà profondi danni economici al settore del turismo e delle imprese, con il rischio di mettere a repentaglio la loro produttività e soprattutto la tenuta finanziaria, paventando quindi il rischio che molte aziende siano costrette a chiudere”. La senatrice spezzina punta il dito direttamente contro il Ministro, riferendosi proprio al “proclama” di fine novembre: “Inaccettabile che abbia annunciato l’apertura del tunnel Tenda e successivamente non abbia messo in atto azioni e soluzioni per l’effettiva chiusura e conclusione dei lavori, tradendo così imprese, lavoratori e cittadini che avevano risposto nell’apertura del tunnel piani economici e finanziari. Sono necessarie azioni assolutamente rapide affinché i lavori del tunnel Tenda vengano totalmente conclusi e avvenga così la riapertura dell’infrastruttura”.