Terremoto sui lavori del Tenda: l’azienda è a rischio, la Regione chiede il commissariamento
La controllante di Edilmaco è colpita da un’interdittiva antimafia e i lavori potrebbero bloccarsi di nuovo: “Auspichiamo una soluzione” dicono Cirio e Gabusi“Abbiamo verificato che esistono le condizioni per la nomina di un commissario che consenta di non pregiudicare l’andamento del cantiere del Tunnel del Tenda e non fermare i lavori”: lo dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi, esprimendo preoccupazione per la notizia dell’interdittiva antimafia che ha colpito Cogefa spa, società che partecipa con una quota significativa al consorzio Edilmaco, titolare dell’appalto sul tunnel tra l’Italia e la Francia.
“Questa mattina - fanno sapere Cirio e Gabusi - abbiamo avuto interlocuzioni con la Prefettura di Torino e con il commissario Prisco e ne è emerso che il provvedimento di interdittiva prevede questa possibilità. Per questo abbiamo chiesto ad Anas, che è la stazione appaltante, di valutarla per garantire continuità ai lavori al fine di rispettare la tempistica di apertura del tunnel a fine anno, così come era stato comunicato alla Regione, alla Provincia e agli enti locali nel mese di agosto”.
Per quanto riguarda i lavori collegati alla Torino-Lione, dove è coinvolta la stessa Cogefa, opera l’organo di vigilanza binazionale che - oltre all’Italia - include anche gli organi di controllo del governo francese.
“La legalità viene prima di tutto e questo provvedimento dimostra che la vigilanza, quando si parla di grandi opere, non deve mai venire meno. - concludono Cirio e Gabusi - Come rappresentanti del territorio, auspichiamo però che, quanto prima, si individui una soluzione che consenta la prosecuzione dei lavori per opere che, in particolare per quanto riguarda il Tenda, il territorio attende da troppo tempo”.
Nella giornata di mercoledì la stessa Cogefa aveva reso noto di essere stata informata dalla Prefettura di Torino - dove l’azienda ha sede legale - del mancato rinnovo dell’iscrizione nella “white list”. Nello specifico, precisa la nota, “la misura si fonda su contatti occasionali avvenuti in passato tra Cogefa spa. e imprese attualmente sottoposte a provvedimenti antimafia, emersi nell’ambito di un’indagine recentemente condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, dalla quale né Cogefa spa, né alcuno dei suoi dirigenti o amministratori risultano coinvolti o indagati”.
Il provvedimento prefettizio potrebbe però bloccare tutte le attività facenti capo alla società, mentre non è chiaro per ora quali riflessi avrebbe sul cantiere di Limone Piemonte gestito dalla controllata Edilmaco. Un ulteriore stop sarebbe un ennesima beffa per il territorio dopo il sequestro del 2017 e la revoca del precedente appalto affidato a Grandi Lavori Fincosit.
Redazione
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