Tettoia Vinaj, il debito del privato (che non paga l’affitto) supera quota 600mila euro
Le minoranze sollevano il caso sulla tesoriera di Cuneo Illuminata: “Fa parte della società debitrice”. La replica dell'assessore: “Nessun conflitto d’interesse”“Un caso imbarazzante”. Così il consigliere comunale di minoranza Giancarlo Boselli ha definito la questione della Tettoia Vinaj, in piazza ex Foro Boario: com’è noto esiste un contenzioso sul pagamento dell'affitto da parte del privato, di conseguenza il Comune di Cuneo vuole risolvere il contratto e ricevere i soldi dovuti. Il capogruppo degli Indipendenti ha riportato l’argomento in Consiglio Comunale, facendo emergere alcuni aspetti finora sconosciuti all’opinione pubblica.
Riavvolgiamo il nastro. L'amministrazione tenta da diversi anni di recuperare ciò che ritiene essergli dovuto dalla società Tettoia Vinaj s.r.l., vale a dire da chi gestisce il locale e lo affitta a sua volta all’Open Baladin (quest’ultimo estraneo al contenzioso). I privati sostengono che il contratto li autorizzi a corrispondere l’importo dovuto all’ente locale in una sola tranche, senza una tempistica precisa, mentre palazzo Civico pretende un affitto annuale in forza di quanto riportato nel contratto (ma non nel bando di gara). Questioni legali, che infatti - a due anni di distanza dalla prima interpellanza delle opposizioni - la giunta si è risolta a chiarire davanti a un Giudice. Già in passato la questione era stata sollevata da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e dal battitore libero Beppe Lauria.
Stasera, lunedì 28 novembre, l’assessore ai Contratti Valter Fantino è intervenuto per chiarire la posizione della giunta, ricordando che l’azione legale per la risoluzione del contratto, la restituzione dell’immobile e il pagamento dei canoni e di quanto dovuto è stata intrapresa nel gennaio 2021. Non arriverà però davanti al giudice prima del 7 giugno 2023, data in cui è stata calendarizzata l’udienza. “C’è comunque una richiesta dell’avvocato per anticipare il termine”, ha spiegato l’esponente della giunta. Fantino ha poi a quantificato con puntualità gli importi dovuti dalla società che, sommati, sono arrivati a superare i 600 mila euro: “L’ammontare, a oggi, dei canoni insoluti è pari a euro 323.470,61 comprensivi dell’adeguamento ISTAT, oltre agli interessi dovuti ai sensi di legge che saranno calcolati a consuntivo”. “Invece - ha proseguito l’assessore -, l’ammontare del credito relativo agli oneri per la monetizzazione dei parcheggi è pari a 291.215 euro, oltre agli interessi maturati e maturandi sino alla data del pagamento”. Quest’ultima somma non è suscettibile di variazione, rispetto a quanto chiesto in fase giudiziale, salvo interessi.
Il secondo interrogativo posto da Boselli riguardava la composizione della società. Anche in questo caso Fantino ha risposto con puntualità ed è emerso che l’amministratore unico della Tettoia Vinaj s.r.l. è Dario Dalmasso. La società è controllata dalla Dama s.a.s., il cui socio accomandatario è lo stesso Dario Dalmasso, mentre l’accomandante risulta essere Vanda Manfredi.
“Quest’ultima risulta anche avere un ruolo tesoriera dell’associazione Cuneo Illuminata”, ha spiegato Fantino, incalzato dall’interpellanza di Boselli. L’assessore ha poi aggiunto che agli atti del Comune "non risultano situazioni di conflitto d’interessi tra i titolari effettivi della società debitrice e il Comune di Cuneo. Inoltre né il sindaco Manassero, né gli altri amministratori locali sono coinvolti in rapporti di collaborazioni diretti o indiretti con tali soggetti”. Le minoranze hanno fatto notare un potenziale conflitto d’interesse, in quanto la sindaca è di diritto presidente dell’associazione Cuneo Illuminata (dal momento dell’elezione n.d.r.).
Per chiarire la questione è intervenuta la diretta interessata: “La signora Manfredi, in quanto socia accomandante della controllante, risponde limitatamente alla sua quota di capitale sociale dei debiti dell’accomandante , mentre la società in debito con il Comune di Cuneo, trattandosi di s.r.l., risponde delle sue posizioni debitorie con il suo patrimonio, senza coinvolgimento dei soci che esorbiti la partecipazione sottoscritta”. Sulla questione di “opportunità” sollevata da Boselli - e supportata da Beppe Lauria e Ugo Sturlese - la prima cittadina ha tagliato corto: “Ci stiamo lavorando”.
“Sta cercando di minimizzare la cosa - ha replicato Boselli in chiusura -, ma è imbarazzante che l’associazione Cuneo Illuminata abbia una socia che è nella catena di controllo di una società che ci deve oltre 600 mila euro".
Samuele Mattio
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