Tettoia Vinaj, il privato non paga l'affitto e ora il Comune vuole risolvere il contratto (e ricevere i soldi)
La società che gestisce il fabbricato deve a palazzo Civico oltre mezzo milione di euro. Lauria: "Così si compromette la credibilità del Baladin che invece salda regolarmente il canone"C’è chi ha sfondato la porta d’ingresso per rientrare in un appartamento da cui era stato sfrattato e c’è chi, nonostante non pagasse l’affitto da mesi, si è sentito libero di colpire con una catena una giornalista che chiedeva lumi sulle ragioni del suo comportamento. Negli ultimi tempi quello degli affitti non corrisposti, anche alla luce di alcuni singolari fatti di cronaca avvenuti in pieno centro città, è un tema spesso all’attenzione delle cronache. C’è però un caso, ancor più eccezionale - almeno per quanto riguarda gli attori coinvolti e le cifre in ballo -, che oramai da anni fa discutere il Consiglio comunale di Cuneo: si tratta della Tettoia Vinaj e dell’omonima società di progetto che gestisce il fabbricato e lo affitta a sua volta all’Open Baladin (quest’ultimo estraneo alla questione n.d.r.). La Tettoia Vinaj srl, subentrata nella gestione alla Consital con la quale aveva stipulato la concessione nel 2014, non paga l’affitto, sostenendo di poter corrispondere l’importo dovuto a palazzo Civico in una sola tranche, peraltro senza una tempistica determinata.
Già dal settembre 2019 la questione aveva attirato l’attenzione del gruppo Cuneo per i Beni Comuni e nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 24 maggio, Beppe Lauria è tornato sull’argomento presentando una interrogazione. “Passati gli anni trovo opportuno capire qual è lo stato dell’arte - ha esordito l’ex candidato sindaco -: ad alcuni soggetti che dovevano pagare piccoli importi, forse delle sviste, sono arrivati solleciti, mentre qui c’è un caso macroscopico”. Il battitore libero della destra ha effettuato una serie di domande per capire quali sono gli aggiornamenti sulla vertenza, in quanto a suo tempo l’assessora al Patrimonio Paola Olivero aveva annunciato l’intenzione del Comune di passare alle vie legali. Nel dibattito è intervenuto dai banchi della sinistra cittadina anche Ugo Sturlese, che ha corroborato gli interrogativi posti dal collega di minoranza ripercorrendo la vicenda.
A rispondere è stato l’assessore Marco Vernetti, che ha in capo la delega ai Contratti. “Lo scorso 28 gennaio la Giunta ha deciso di intraprendere un’azione legale per la risoluzione del contratto, la restituzione dell’immobile e il pagamento dei canoni e di quanto dovuto” ha detto l’amministratore, quantificando in 291.215, 23 euro la monetizzazione dei parcheggi e in 263.539,15 i canoni non versati. L’importo totale oggetto del contendere ammonta a oltre mezzo milione (554.754,38 euro).
Lauria si è detto soddisfatto delle modalità della risposta, ma non del contenuto: “La società in questione è in debito di un miliardo del vecchio conio e in tutto questo lasso di tempo il Comune agisce solamente a gennaio 2021?”. Il consigliere, che nelle scorse settimane ha annunciato che correrà per la quarta volta alla poltrona di sindaco nel 2022, ha poi evidenziato un altro aspetto: “In questo modo si compromette la credibilità di un’azienda (il Baladin n.d.r.) che paga regolarmente. Dite loro non pagare - ha aggiunto con un pizzico di ironia - li mettano da parte e li daranno a noi (Comune di Cuneo n.d.r.) un domani”. In conclusione l’ex An ha ricordato che il Comune contribuì con 2 milioni di euro alla ristrutturazione dell’immobile di piazza Ex Foro Boario. “Con quella cifra l’avrei preso anche io, e avrei anche pagato regolarmente l’affitto” ha concluso sarcastico.
Samuele Mattio
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