Traffico pesante nei centri storici, la valle Stura ricorrerà alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo?
A lanciare la proposta il conduttore di Report Sigfrido Ranucci. Ieri sera su Rai Tre il servizio sulla disastrosa situazione di DemontePotrebbe passare per un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo la risoluzione del problema della viabilità in valle Stura? A lanciare la proposta è stato il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, che ieri sera - lunedì 25 ottobre - ha mandato in onda un servizio della giornalista Chiara De Luca sul tema, battezzato “L’acqua cheta rovina i ponti”.
Il servizio pubblico ha evidenziato le problematiche già trattate dall’informazione locale in questi anni, raccogliendo il malcontento dei cittadini esasperati dalla situazione - attraverso i centri storici della valle (Demonte e Aisone le situazioni più critiche n.d.r.) passano oltre mille tir al giorno - e analizzando alcuni aspetti finora meno approfonditi, come le difficoltà del mercato immobiliare e il pagamento dei canoni di concessioni minerarie da parte dello stabilimento dell’acqua Sant’Anna, ritenuto in gran parte il responsabile del traffico pesante.
Tra gli argomenti affrontati anche l’inquinamento dell’aria: Demonte risulta inquinata tanto quanto una grande città come Torino. A sciorinare i dati sono stati i tecnici dell’Arpa. Poi la variante, attesa da una vita e bloccata nei cassetti del ministero dei Beni Culturali perché dovrebbe passare nei pressi della collina del Podio, dove si trovano i resti del Forte della Consolata (distrutto nel 1798 sotto Napoleone Bonaparte). Si è parlato anche della stabilità del Ponte dell’Olla di Gaiola, con le perplessità espresse dal sindaco Paolo Bottero e dal tecnico comunale Claudio Vallauri. Tanti interessi diversi, ma a subire questa situazione sono i cittadini. Come uscirne? A proporre una soluzione è stato il conduttore Ranucci, che nel finale della trasmissione ha fatto notare come un piccolo paesino polacco sia riuscito a ottenere la condanna di Varsavia perché non ha rispettato il diritto alla casa. Secondo l’organo giurisdizionale internazionale la violazione del diritto non avviene soltanto quando un intruso entra dentro casa, ma anche quando entrano rumori e emissioni nocive: “Scommettiamo che questa sentenza farà strada” ha concluso l’anchorman.
Sarà cosi? A dire il vero l’iter per arrivare al tribunale con sede a Strasburgo pare piuttosto complesso, in quanto per presentare ricorso è necessario che siano esaurite le vie interne per porre rimedio alla situazione denunciata. E qui, almeno sulla carta, di strade ce ne sono ancora, anche se mal percorribili e dissestate per via della burocrazia e dell'inerzia della politica.
s.m.
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