Trony: fumata nera, si va verso il licenziamento collettivo
L'incontro tra Governo, sindacati e curatore non ha dato i risultati sperati. Un possibile compratore (Unieuro?) rileverebbe solo 8 negozi su 35
Brutte notizie i circa venti dipendenti di Trony della provincia di Cuneo (e non solo, sono circa 500 in Italia), la catena di distribuzione di elettrodomestici e prodotti tecnologici. Si va verso la procedura di mobilità, e quindi il licenziamento collettivo. In tutta Italia i negozi chiusi sono 35 (compresi Alba, Bra e Cuneo) e per i lavoratori, attualmente già senza stipendio, il destino sembra essere quello della disoccupazione.
L’incontro di giovedì 5 aprile al Mise tra Governo, sindacati e il curatore fallimentare non ha dato i risultati sperati: per ora si è affacciato un possibile compratore (Unieuro primo indiziato), che però rileverebbe soltanto una parte di punti vendita e dipendenti. Una nuova riunione ancora non è stata messa in calendario, ma dovrebbe comunque tenersi per metà aprile.
La Dps Group, una delle società del gruppo Gre (titolare del marchio Trony) che gestiva i negozi ora chiusi, è stata dichiarata fallita il 15 marzo scorso. E mercoledì 28 marzo il giudice fallimentare del Tribunale di Milano non ha autorizzato l'esercizio provvisorio dei punti vendita. L’offerta d'acquisto parziale arrivata al ministero, per ora coperta da segreto industriale, riguarderebbe solo otto dei 35 negozi coinvolti nel fallimento della Dps. Entro dieci giorni, comunque, si aprirà il bando di gara per la vendita (che durerà un mese), dove le offerte verranno formalizzate e rese pubbliche.
Il marchio Trony è dal 1997 di proprietà del gruppo Grossisti riuniti elettrodomestici (Gre), presente in Italia dal 1972. Il gruppo è composto di più società, tutte italiane, che detengono oltre 200 punti vendita Trony distribuiti sull’intero territorio nazionale e contano oltre 3 mila dipendenti, con un giro d'affari complessivo di oltre un miliardo di euro. Il fallimento, dunque, riguarda soltanto la Dps Group, società appunto appartenente al gruppo Gre, proprietaria solo di alcuni degli oltre 200 negozi. Il gruppo Gre, in una nota, ha invece ribadito “la propria volontà di proseguire nello sviluppo sul territorio italiano, annunciando un piano che prevede per il 2018 circa 40 nuove aperture a marchio Trony”.
L’incontro di giovedì 5 aprile al Mise tra Governo, sindacati e il curatore fallimentare non ha dato i risultati sperati: per ora si è affacciato un possibile compratore (Unieuro primo indiziato), che però rileverebbe soltanto una parte di punti vendita e dipendenti. Una nuova riunione ancora non è stata messa in calendario, ma dovrebbe comunque tenersi per metà aprile.
La Dps Group, una delle società del gruppo Gre (titolare del marchio Trony) che gestiva i negozi ora chiusi, è stata dichiarata fallita il 15 marzo scorso. E mercoledì 28 marzo il giudice fallimentare del Tribunale di Milano non ha autorizzato l'esercizio provvisorio dei punti vendita. L’offerta d'acquisto parziale arrivata al ministero, per ora coperta da segreto industriale, riguarderebbe solo otto dei 35 negozi coinvolti nel fallimento della Dps. Entro dieci giorni, comunque, si aprirà il bando di gara per la vendita (che durerà un mese), dove le offerte verranno formalizzate e rese pubbliche.
Il marchio Trony è dal 1997 di proprietà del gruppo Grossisti riuniti elettrodomestici (Gre), presente in Italia dal 1972. Il gruppo è composto di più società, tutte italiane, che detengono oltre 200 punti vendita Trony distribuiti sull’intero territorio nazionale e contano oltre 3 mila dipendenti, con un giro d'affari complessivo di oltre un miliardo di euro. Il fallimento, dunque, riguarda soltanto la Dps Group, società appunto appartenente al gruppo Gre, proprietaria solo di alcuni degli oltre 200 negozi. Il gruppo Gre, in una nota, ha invece ribadito “la propria volontà di proseguire nello sviluppo sul territorio italiano, annunciando un piano che prevede per il 2018 circa 40 nuove aperture a marchio Trony”.
c.s.
CUNEO cuneo - fallimento - Trony - Catena - Elettrodomestici - Fumata nera - Dipendenti