Troppi passeggeri, pochi posti sul treno: così il rientro da Ventimiglia a Cuneo diventa una scommessa
Una situazione che si ripete ogni domenica sera durante la stagione estiva. Ce la segnala un lettore: "Assurdo un disservizio simile con tutta la promozione che si fa per le attività outdoor"Troppe biciclette e troppi passeggeri per pochissimi posti a bordo, il rischio di rimanere a terra, le possibili soluzioni affidate solamente alla discrezione del capotreno. È la situazione che si verifica ogni domenica sera alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. Ce la segnala un lettore, che l’ha vissuta in prima persona, ma il problema è reiterato e si è aggravato durante la stagione estiva, con l’aumento dei flussi di persone che trascorrono il weekend (o semplicemente la domenica) sulla riviera ligure.
Questo, in estrema sintesi, il tema: sull’unico treno in orario utile per il rientro dal mare dopo il fine settimana, quello che da Ventimiglia parte verso Cuneo alle 18.49, non ci sono abbastanza posti per i passeggeri e per le biciclette. “Già dal mattino di domenica la vendita online risulta bloccata”, racconta il lettore che ci ha segnalato il problema: “Da regolamento il capotreno dovrebbe lasciare a terra le persone una volta esauriti i posti: se si trova un capotreno dotato di ‘buonsenso’, che si assume personalmente il rischio, si riesce a salire ugualmente, altrimenti si resta a piedi. Questo è un problema per chi deve rientrare, per chi ha degli impegni e non può passare la notte a Ventimiglia aspettando il mattino successivo. Parlando con il personale della stazione ci è stato detto che le stesse scene si ripetono ogni domenica”.
Una disorganizzazione che cozza pesantemente con la grande promozione delle attività outdoor sulle Alpi tra il Cuneese la Liguria a cui stiamo assistendo in questi anni. Veri e propri gioielli per il nostro territorio - la Via del Sale in primis - che però rischiano di risentire delle conseguenze negative di un trasporto pubblico inadeguato. “Ci sono persone che arrivano anche da molto lontano per percorrere queste meraviglie, per poi perdere tutto l'entusiasmo nel disagio dovuto alla disorganizzazione. Assurdo che la situazione sia questa, con tutta la promozione che si fa della Via del Sale e degli altri percorsi outdoor. Ho incontrato persone che dicono che non verranno più. Non è una bella pubblicità”, prosegue il lettore: “Sarebbe fondamentale avere un vagone, se non una corsa in più, per avere più posti per le tante persone che hanno bisogno di salire a bordo”.
Dei problemi legati alla carenza di corse lungo la Cuneo-Ventimiglia avevamo parlato pochi giorni fa con Claudio Menegon, rappresentante e vicepresidente di Co.M.I.S (Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile). Nel racconto del nostro lettore l’esempio concreto di come un servizio ferroviario inadeguato possa trasformarsi in un danno concreto per il turismo, e quindi per l’intero territorio.
Andrea Dalmasso
CUNEO Ventimiglia