'Tuteliamo i nostri cieli stellati, perchè non diventino il ricordo di una meraviglia del passato'
In un appello pubblicato su Facebook l'invito all'osservanza delle buone pratiche contro l'inquinamento luminoso da parte dell'associazione 'Astrofili Bisalta'“Purtroppo, come molte cose belle (e gratis), anche il cielo stellato sta diventando sempre più difficile da ammirare in tutta la sua bellezza, a causa del sempre maggiore inquinamento luminoso. Dalla pianura spesso è difficile riconoscere le costellazioni principali ed occorre allontanarsi a sufficienza dalle città per poter osservare i più luminosi oggetti del cielo profondo”. E' questo uno dei passaggi chiave della “lettera-appello” pubblicata da Paolo Demaria, consigliere dell'associazione “Astrofili Bisalta”, sulla pagina Facebook del gruppo nato nel 2006 che ha sede a Chiusa Pesio. Un invito alla “tutela dei cieli”, all'osservanza delle buone pratiche e delle norme che già sono in vigore per contrastare l'inquinamento luminoso.
Scrive Demaria: “Il cielo stellato è stato, da sempre, uno dei protagonisti delle notti d'estate. La Via Lattea alta in cielo, la pioggia delle Perseidi a San Lorenzo, il rincorrersi dei pianeti lungo l'eclittica, hanno attratto verso l'alto gli sguardi di tutti, anche di chi non ha mai coltivato l'astronomia tra i propri interessi. Le valli del cuneese sono uno scenario ideale per godere delle visioni migliori: alta quota, cielo terso e assenza di luci artificiali sono le condizioni perfette per osservare al meglio il cielo. Molti appassionati di astronomia provenienti da varie regioni d'Italia hanno organizzato per anni raduni, (in gergo “Star Party”) in alcuni luoghi simbolo, come il Cugn di Goria al Colle di Sampeyre, l'altipiano del Bandia, la Gardetta e l'Alpe Balma. Tuttora, durante le notti di Luna Nuova, è possibile incontrare qualche astrofilo al lavoro con il proprio telescopio: di sicuro non avrà problemi a mostrarvi qualche costellazione e far avvicinare il vostro occhio all'oculare per esplorare le meraviglie dell'Universo”.
Tra le cause del sempre crescente inquinamento luminoso, scrive Demaria, la grande diffusione dell'illuminazione a led: “Ha sensibilmente ridotto i costi di consumo, permettendo di installare nuovi punti luce che, seppur schermati adeguatamente, presentano valori di flusso luminoso molto più elevati rispetto al passato”. Per la tutela dei cieli e per il contrasto all'inquinamento luminoso, come detto, esistono già norme “ad hoc”: “Si è già parlato di proposte per tutelare i cieli delle nostre montagne, arrivando, non senza complicazioni, alla stesura di una nuova Legge Regionale sull'inquinamento luminoso. L'associazione Astrofili Bisalta, attiva da anni nella divulgazione dell'astronomia sul territorio cuneese, crede fermamente nell'importanza del valorizzare la bellezza del cielo stellato, preservandolo nelle sue condizioni più naturali e, attraverso questo articolo, vorrebbe ribadire l'importanza della riduzione dell'inquinamento luminoso al fine di promuovere la tutela del territorio, con le conseguenze positive che questo può portare per il paesaggio ed il turismo che ne deriva”.
Nel concreto, le richieste dell'associazione con sede a Chiusa Pesio sono le seguenti: “Ciò che si chiede è di realizzare un intervento concreto da parte di amministratori pubblici, gestori di attività e semplici privati, ad esempio lo spegnimento dell'illuminazione dopo una determinata ora, oppure l'adeguamento di corpi illuminanti non schermati. Gli interventi compiuti, opportunamente segnalati, saranno pubblicizzati come esempio di buona pratica in serate dedicate al tema. Solo attraverso una corretta gestione dell'illuminazione si potrà permettere alle generazioni future di continuare ad ammirare il cielo stellato, come realtà e non come semplice ricordo di una meraviglia del passato”.
a.d.
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