Ucraina, Coldiretti Cuneo: "Speculazioni sul grano, prezzi giù del 28 per cento"
"Un andamento che attesta la complessa situazione delle quotazioni delle materie prime"Rispetto ai massimi raggiunti ad inizio marzo, il prezzo del grano è sceso del 28% con una netta inversione di tendenza a conferma delle speculazioni in atto. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti che evidenzia come in una situazione di difficoltà dei mercati la speculazione si estenda dall’energia alle materie prime agricole.
“Un andamento - fa notare Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo - che non significa il superamento delle difficoltà, ma piuttosto l’accresciuto interesse sul mercato delle materie prime agricole della speculazione che ha approfittato degli alti valori raggiunti per realizzare profitti. Le speculazioni si spostano dai mercati finanziari in difficoltà ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati ‘future’ uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto”.
La situazione preoccupa anche l’Italia che è un Paese deficitario su molti fronti per quando riguarda il cibo: produce appena il 36% del grano tenero che le serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dell’orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all’84% di autoapprovvigionamento.
“Per rispondere all’invito dei Capi di Stato riunitisi a Versailles, in Provincia di Cuneo possiamo utilizzare i 3.500 ettari di terreni a riposo per le prossime semine primaverili e aumentare la produzione. Bene, quindi, l’impegno dell’Unione europea a difendere la sovranità alimentare - evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu - per rendere l’Europa più autosufficiente dal punto di vista degli approvvigionamenti di cibo in un momento di grandi turbolenze, garantendo però elevanti standard di sicurezza alimentare sia nella produzione interna che in quella importata a garanzia delle imprese e dei consumatori europei”.
c.s.
CUNEO Coldiretti