UE, Coldiretti Cuneo: "L'obbligo dei terreni incolti va cancellato"
Lo ha chiesto Coldiretti nel summit con Metsola e Wojciechowski. Il prossimo 26 febbraio manifestazione a BruxellesLa cancellazione definitiva dell’obbligo dei terreni incolti, la deroga agli aiuti di Stato fino e la sospensione dell’accordo Mercosur, sono alcune delle richieste avanzate da Coldiretti nel corso del vertice a Bruxelles con la Presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola e il Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski.
“Serve cancellare definitivamente l’assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti che mina la capacità produttiva della nostra agricoltura in un momento in cui è fondamentale garantire la sovranità alimentare e favorisce paradossalmente le importazioni dall’estero di prodotti alimentari che non rispettano le stesse regole di quelli europei in materia di sicurezza alimentare, ambiente e tutela dei diritti dei lavoratori” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
“Tra le richieste avanzate nel corso del vertice con le Istituzioni comunitarie - spiega il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu - ci sono anche la deroga agli aiuti di Stato con un framework dedicato da usare anche per la moratoria sui debiti; l’incremento delle risorse per la PAC anche in prospettiva futura, la ridiscussione in parlamento della direttiva Ied sulle emissioni industriali, la semplificazione dell’etichetta per il vino tramite QR code, la sospensione dell’accordo Mercosur, l’implementazione della declassazione dello status del lupo come specie protetta”.
Coldiretti ha, infine, chiesto una semplificazione immediata da discutere al Consiglio del 26 febbraio e da implementare il prima possibile con la sospensione di tutte le sanzioni connesse alla condizionalità per quest’anno di emergenza.
“A fronte di questa situazione - annuncia il presidente Nada - il prossimo 26 febbraio manifesteremo a Bruxelles per ottenere risposte rispetto alle esigenze degli agricoltori italiani in occasione della presentazione della nuova proposta sulla PAC”.
Un’iniziativa che segue la protesta del 1° febbraio scorso a cui Coldiretti Cuneo ha preso parte in forze con una folta delegazione di giovani imprenditori e dirigenti insieme al Presidente Nada, al Direttore Porcu e agli altri Presidenti e Direttori Coldiretti del Piemonte.
c.s.
CUNEO Coldiretti