''Una decisione incomprensibile nel modo e nei tempi''
La nota dei consiglieri regionali della Lega Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi sulla mancata riapertura degli impianti sciisticiC’è rabbia e rammarico in provincia di Cuneo stamane dopo la comunicazione della mancata riapertura degli impianti sciistici da parte del ministro della Salute Roberto Speranza, decisione comunicata a meno di dodici ore dalla ripartenza della stagione invernale.
“Incomprensibile nel modo e nei tempi – commenta in una nota il consigliere regionale cuneese della Lega Paolo Demarchi – il provvedimento arrivato la sera precedente la ripartenza della stagione più volte rimandata che ora è prorogata a inizio marzo, quando tutti sappiamo che il periodo invernale volge al termine. Non è possibile continuare dopo un anno esatto dall’emergenza Covid con le decisioni dell’ultimo minuto. E non parlo solo di montagna, ultimo caso eclatante in linea temporale: occorre rispetto per le persone che lavorano e ancor di più occorre dire basta con gli annunci emergenziali e contraddittori dove il Cts dice 'apriamo' pochi giorni prima e Ricciardi e Speranza rinnegano la stessa decisione dodici ore prima della ripartenza”.
“Non c’è bisogno di interpretare lo stato d’animo dei gestori degli impianti, dei maestri di sci e di tutti gli operatori della montagna, – interviene il consigliere regionale del Carroccio Matteo Gagliasso - che parlano di una stagione ormai saltata dopo aver investito per l’apertura a livello economico e dopo tutti gli sforzi profusi. Piste battute, approvvigionamenti alimentari, personale contrattualizzato: diventa difficile anche solo immaginare il danno, figuriamoci quantificarlo e trasformarlo in un intervento economico a copertura del danno. Il mio unico auspicio è che sia l’ultimo drammatico colpo di coda di un metodo Conte, che la Lega al Governo si impegnerà a trasformare in risposte certe e informazioni celeri a una montagna ormai in ginocchio e a una Italia che merita dopo un anno tragico di essere aiutata a rialzarsi con il lavoro”.
Redazione
CUNEO sci - Lega