Una pista ciclabile da Cuneo a Beinette? “La vorremmo, ma servono due milioni e mezzo”
La questione è stata portata in Consiglio comunale da Paolo Armellini (Indipendenti). Per l’assessore Pellegrino meglio pensare alle strade secondarie che alla SP 564Da Beinette a Cuneo in bici, senza dover condividere la carreggiata con le (numerosissime) auto che percorrono la Strada Provinciale 564. L’idea, esposta in Consiglio comunale da Paolo Armellini (Indipendenti), non dispiace all’amministrazione cuneese, ma c’è un problema: i soldi.
“Da Borgo Gesso alla rotonda prima di Villaggio Colombero ci sono circa 3,7 km e al momento non c’è una pista ciclabile” fa notare l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino: “Realizzare una pista ciclabile costa dai 500 agli 800 euro al metro lineare” spiega l’esponente della giunta, stimando il costo complessivo in 2,5 milioni. Il Comune di Beinette, che di recente ha realizzato 1.380 metri di ciclabile tra il centro e Villaggio Colombero, ne ha spesi 842mila. “Sarebbe auspicabile che Cuneo mettesse in bilancio la prosecuzione verso il capoluogo” sottolinea Armellini, ricordando che “la Strada Provinciale 564 è una delle più trafficate: l’ultimo incidente il 13 dicembre scorso, quando due ciclisti sono stati investiti da un’auto davanti a Noro Legnami”. Oltre a questo, è da tenere in considerazione che “molti abitanti di Beinette lavorano a Cuneo e soprattutto nei mesi caldi potrebbero utilizzare la ciclabile, per decongestionare il traffico e i parcheggi”.
“Questa pista era già stata richiesta dalle aziende del posto, Bottero e Wedge Power, durante un incontro in Confindustria” osserva Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia. A parte la questione - non secondaria - dei finanziamenti, una divergenza di opinioni riguarda la scelta di privilegiare la provinciale piuttosto che le vie secondarie: “Qualcuno potrà dire che l’alternativa c’è - argomenta Armellini - ed è quella di passare per Roata Canale o per via Monea. Ma questa è una pista cicloturistica poco usata e scomoda, comunque poco sicura soprattutto di sera: meglio proseguire sulla provinciale perché lo spazio c’è e le difficoltà sono superabili”.
Pellegrino sul punto non concorda: “Utilizzare strade secondarie o con basso traffico permette di abbassare i costi e servire abitati vicini, come Roata Canale e Spinetta. Anche Beinette, laddove aveva a disposizione la via secondaria che è via Vecchia di Cuneo, ha utilizzato quella e solo nell’ultimo tratto ha realizzato la pista sulla provinciale, perché non aveva alternative”. Quanto al bando regionale PieMonta in bici, menzionato dal consigliere di oppisizione, non c’erano i presupposti per coinvolgere Beinette: “Potevamo presentare un solo progetto e dovevamo collegare più comuni, facendo almeno 1 km di intervento su ciascuno. Con Beinette sarebbe stato difficoltoso, i parametri erano stringenti”.
“È vero - aggiunge l’assessore - che lì abbiamo una zona commerciale e produttiva importante, ma dall’altra parte andiamo a collegare tre frazioni popolose (Madonna dell’Olmo, Cerialdo e Confreria) e la zona produttiva più grande fuori dal comune a Cervasca, ma soprattutto il futuro ospedale unico. Stiamo lavorando su tutta la zona dell’Oltregesso, se ci saranno altri bandi potremo partecipare”.
Andrea Cascioli
CUNEO cuneo - Roata Canale - Beinette - Consiglio comunale - Comune - trasporti - frazioni - Mobilità - Luca Pellegrino - Spinetta - Piste ciclabili - villaggio colombero - Indipendenti - Cuneo Mia - Paolo Armellini - Claudio Bongiovanni