Uncem rilancia la mappatura delle aree italiane prive di segnale telefonico
L'iniziativa proposta dall'Unione dei Comuni Montani fin dal 2019: "Vogliamo continuare ad agire su una grande emergenza del paese"L’Uncem rilancia anche quest’anno la mappatura delle aree del paese senza segnale telefonico: quelle zone in cui telefonare, mandare un messaggio, navigare su internet è impossibile, con gravi rischi anche per la sicurezza pubblica. L’iniziativa è portata avanti dall’Unione dei Comuni Montani fin dal 2019.
Scrivono dall’Uncem: “Vogliamo continuare ad agire su una grande emergenza del paese che con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga, è la prima emergenza da colmare. Un problema di tutta l'Italia, non solo delle aree interne e montane. Dopo la prima mappatura stiamo lavorando efficacemente con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri (TIM, Vodafone, WindTre, InWit) ma anche operatori per internet senza fili (in primis EOLO e BBBell). A seguito della prima mappatura Uncem di due anni fa, sono stati risolti una serie di problemi segnalati a Uncem da Sindaci e cittadini. Le imprese hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Ma il segnale è comunque positivo. Anche le Regioni hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei POR FESR e grazie al PNRR. Dove non arrivano le imprese private, deve intervenire lo Stato con investimenti pubblici. Nessuno però deve voltarsi dall'altra parte. Il digital divide parte dalle reti mobili ed è un problema serio".
Compilando un form online (disponibile a questo link), Uncem realizzerà un quadro aggiornato di quel “pezzo d’Italia" che non riesce a telefonare, mandare messaggi e navigare nelle zone alpine e appenniniche: “Ce lo hanno chiesto le imprese e volentieri lo componiamo, con l'aiuto di tutti. La Politica - le Istituzioni, i Partiti, i Sindacati, ma anche Datoriali e imprese - non siano silenti: lavorino con Uncem investimenti e per vincere una volta per tutte il digital divide. Se il Piano banda ultralarga sta marciando troppo troppo lentamente - ed è gravissimo -, il piano per la telefonia mobile è altrettanto importante”.
Redazione
CUNEO uncem