Vaccino anti-Covid, l’allarme di Icardi: ‘‘Al ritmo attuale ci vorranno due anni per avere dosi per tutti’’
L’assessore piemontese alla sanità ai consiglieri: “Esaminiamo canali alternativi di approvvigionamento. Ricoveri in calo, ma la decrescita è lenta”“In Piemonte siamo oltre l'80% delle dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate. Il collo di bottiglia è l'approvvigionamento. Abbiamo incaricato la Società di committenza regionale (Scr) di esaminare canali alternativi: è anche un messaggio politico per dire al governo che ai ritmi attuali ci vogliono più di due anni per vaccinare tutti”: così si è espresso in Consiglio regionale l'assessore alla Sanità Luigi Icardi, ripreso dall’agenzia di stampa Ansa nel pomeriggio.
“Abbiamo 700-800 casi di nuove positività giornalieri” ha ricordato l'assessore tracciando il quadro attuale della situazione epidemiologica: “Nelle ultime due settimane non sono cresciuti ma neppure calano. L'andamento per classi di età mostra una crescita in quelle più giovani e una diminuzione negli anziani, quest'ultima per effetto delle vaccinazioni nelle Rsa. La fascia con più contagiati è quella fra 45 e 64 anni”.
L'occupazione delle terapie intensive è calata a 130-140 posti occupati, quella dei letti ordinari è sui 1.870, dopo essere scesa fortemente a dicembre: “Ma in entrambi i casi - ha rimarcato Icardi - la decrescita è lentissima. Anche i decessi sono in riduzione, in proporzione ai contagi”.
L’esponente della Lega ed ex sindaco di Santo Stefano Belbo ha comunque avuto parole di riconoscimento per il modo in cui il nuovo esecutivo di Mario Draghi intende affrontare la questione. E a sua volta, all'insegna della nuova maggioranza che abbraccia Carroccio e Pd, ha ricevuto più commenti positivi alla sua esposizione da parte di esponenti della minoranza regionale.
Redazione
CUNEO vaccinazione - sanità - Piemonte - regione - Luigi Icardi - Vaccino - coronavirus