Coldiretti Cuneo: 'No alla discarica di Salmour'
Riceviamo e pubblichiamo dai vertici provinciali dell'organizzazione agricola: 'Rischi ambientali in un territorio che produce eccellenze a marchio Igp'Coldiretti esprime preoccupazione sul progetto che vorrebbe realizzare una nuova discarica a Salmour che andrebbe ad aggiungersi all’impianto già esistente. Negli ultimi giorni si è tornato a parlare dell’impianto poiché la Provincia ha sospeso per 60 giorni l’iter autorizzativo per la nuova discarica, ordinando nuovi esami a seguito di analisi dell’Arpa che rileverebbero una contaminazione delle acque sotterranee. Il provvedimento cautelativo dà ragione alle considerazioni della Federazione Provinciale.
Commentano i vertici di Coldiretti Cuneo: “Ci troviamo in un’area a vocazione agricola, caratterizzata da produzioni di pregio la cui esistenza e lo sviluppo futuro dipendono fortemente dalle scelte che verranno assunte riguardo la gestione dell’ambiente e l’utilizzo del suolo; progetti come quello della discarica che rischiano di compromettere l’immagine di questo territorio e possono produrre rilevanti danni al settore agricolo non hanno la nostra condivisione”. Così, dopo un’attenta analisi degli elaborati progettuali e considerati i già rilevanti disagi arrecati all’agricoltura dalla discarica esistente, l’Organizzazione ha deciso di presentare nelle sedi preposte un proprio documento in cui espone con chiarezza le ragioni della contrarietà. L’area che ospiterebbe l’impianto è caratterizzata dalla presenza di suoli fertili, caratterizzati da una buona attitudine alla produzione di mais; la vocazione cerealicola - zootecnica del comune di Salmour è evidenziata dai dati relativi all’utilizzo del suolo. In una superficie agricola utilizzata complessiva di 624 ettari, circa 280 sono riferibili a foraggere e 180 a cerali a semina autunnale.
Complessivamente, a Salmour sono presenti circa 50 aziende agricole e in molte di esse assumono notevole importanza l’allevamento dei suini, di polli, conigli e bovini. Da un’analisi del territorio estesa ai comuni limitrofi, tra cui Narzole, Cherasco, Cervere, Bene Vagienna e Fossano emerge l’importanza che l’agricoltura e la zootecnia rivestono in quest’area: sono circa 1500 le aziende agricole con una Superficie Agricola Utilizzabile totale di oltre 22.000 ettari ed è consistente anche il patrimonio zootecnico – con 130.000 capi suini, 53.000 capi bovini, 580.000 avicunicoli e 1.700 ovicaprini. Un’ampia superficie è dedicata alle colture foraggere, cerali autunno – vernini e mais e circa 1200 ettari sono investiti a corileto per la produzione della Nocciola del Piemonte IGP. “In un momento in cui appare in tutta la sua evidenza la necessità di preservare il paesaggio e valorizzare le eccellenze agricole dell’area, tra cui la produzione del Vitellone Piemontese della Coscia e la coltivazione di nocciole con ben 42 ettari dedicati - produzioni entrambe riconosciute con l’indicazione geografica protetta – non possiamo che far sentire il nostro forte dissenso contro quetso progetto”, concludono Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo.
c.s.
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