Ius scholae, la maggioranza in Regione boccia la mozione dell’opposizione
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Claudio Sacchetto: "Un documento sbagliato nel merito e nel metodo, notevole l’intervento del presidente Cirio"Si è svolta nella seduta mattutina del 24 settembre 2024 la discussione della Mozione presentata dalle sinistre avente per oggetto “Riconoscimento dello ius scholae quale requisito per la cittadinanza italiana”.
Nel documento veniva richiesto un impegno da parte della Regione in sostegno della concessione dello ius scholae ai giovani stranieri residenti in Italia dopo un ciclo di studi di 5 anni.
“La richiesta delle opposizioni – dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Claudio Sacchetto – è apparsa fin da subito pretestuosa nel merito e nel metodo. Il tentativo malcelato di aprire crepe nella maggioranza di centrodestra è stato brillantemente abbattuto da un intervento davvero notevole del Presidente Cirio che ha smontato il dispositivo presentato, sottolineando che la maggioranza che governa il Piemonte è compatta su questa come su altre questioni”.
La proposta è stata bocciata con 29 voti contrari e 19 favoravoli. In Italia la cittadinanza è normata dalla legge 91 del 5 febbraio 1992. La legge stabilisce che il cittadino che abbia almeno un genitore italiano acquisisce alla nascita la cittadinanza italiana (ius sanguinis).
“Da tempo vi è un dibattito nella nostra Nazione su questo tema – ricorda Sacchetto – ed anche nella nostra coalizione vi sono varie posizioni, ma, come ha ricordato nel suo intervento il Presidente Cirio, questo è e sara’ terreno di dibattito politico nell’ambito dell’alleanza per arrivare in futuro ad una sintesi comune ma non è in nessun modo terreno di confronto a livello istituzionale poiché l’argomento non è oggetto di programma di governo né a livello nazionale, né tantomeno regionale”.
c.s.
CUNEO ius scholae