“Per troppo tempo l’Anpi non ha fatto i conti con la vicenda di Norma Cossetto”
Andrea Silvestro, vicepresidente della sezione fossanese, rivendica l’omaggio alla martire istriana, ma puntualizza: “L’eccessiva enfasi sulla matrice comunista non giova”Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile direttore,
anche quest’anno, la sezione ANPI di Fossano ha raccolto l’invito di Anna Mantini, presidente dell’associazione culturale “Il ragno”, a partecipare alla deposizione in piazza “Norma Cossetto”, giovane studentessa istriana barbaramente assassinata dai partigiani jugoslavi nell’ottobre ‘43.
Una morte avvenuta in seguito a violenze brutali, dalla ferocia inaudita, per le quali non esiste giustificazione alcuna. Una vicenda con cui, tuttavia, varie realtà - tra cui la nostra Associazione - per troppo tempo non hanno fatto i conti.
A titolo personale, da giovane iscritto all’Associazione Nazionale Partigiani, mi sento di chiedere scusa per tutte le “ombre” gettate su queste ed altre terribili pagine di Storia. Una Storia che però andrebbe studiata con onestà intellettuale, avendo cura della complessità geopolitica di quel contesto in particolare, ma soprattutto lasciando da parte ideologie fuorvianti.
Porre eccessiva enfasi sulla matrice “comunista”, come fatto dal Sindaco Dario Tallone durante la commemorazione (così come in altre circostanze, sempre fuori luogo), non giova alla causa. Ricambiare con la stessa moneta, significherebbe, da parte nostra, sottolineare l’adesione al Partito Fascista di tutta la famiglia Cossetto, mettendo in secondo piano le azioni deprecabili commesse nei loro confronti. Lo stesso Sindaco che nell’occasione ha affermato pubblicamente, mentendo, di aver celebrato la Giornata della Memoria, mentre la realtà è che nulla è stato promosso dalla sua Amministrazione per il 27 gennaio 2024.
Fortunatamente, chiunque sia seriamente mosso da un desiderio di verità, potrà verificare la realtà dei fatti. E, con lo stesso intento, approfondire tutti gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale, facendosi un’idea verosimile del numero di vite umane sacrificate; potendo distinguere tra chi morì da civile, chi da perseguitato per svariati motivi, chi da soldato - fedele a un regime totalitario - chi, infine, per consegnarci la Libertà.
Solo una lettura scevra da preconcetti, potrà garantire che certi avvenimenti non si ripetano più. Per questo è particolarmente importante coinvolgere, con il massimo senso di responsabilità, gli studenti. Spesso il mondo adulto non ha dato un bell’esempio alle nuove generazioni, creando polemiche e strumentalizzazioni su vicende che andrebbero unicamente affidate agli storici ed agli ultimi testimoni di quegli anni. Da chi rappresenta la nostra Città, ci si attendeva, ancora una volta, un atteggiamento diverso.
Il rispetto delle vittime è un valore universale, che dovrebbe oltrepassare ogni ideologia. Per questo abbiamo, senza titubanza, deposto un mazzetto di viole per Norma Cossetto.
Andrea Silvestro
(vice-presidente ANPI Fossano)
Redazione
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